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Salve, un saluto a tutti-

Mi rivolgo a voi poichè son venuta a conoscenza di una legge che non riesco a rintracciare.

Il caso è questo: c'è una signora di 83 anni, vedova e senza figli, unica erede di un patrimonio di circa 500 000 euro. Ha sempre avuto, a suo dire , un buon rapporto con la banca (una cassa rurale).Nell'estate di quest'anno la banca è stata assorbita da un'altra ben più grande. Non so in che modo, hanno coinvolto l'anziana in vincoli di fondi, con promessa di interessi. In poche parole prima di giugno la signora era libera di disporre come voleva del suo capitale. Forse a seguito di alcuni bonifici sui 10000 euro fatti a persone bisognose, le hanno proposto certi prodotti.

La signora è stata sempre in buona fede e quindi ha sottoscritto "le carte".

Fatto sta che ora risulta essere impedita nei suoi movimenti bancari, è perfino timorosa di andare in banca...

Sapendo le porcherie che ora le banche fanno, non vorrei che fosse stata in certo qualmodo raggirata, per far fruttare i suoi soldi a beneficio della banca.

Cosa si può fare a proposito?

Al momento non è possibile avere alcuna delega, poichè si rischia di passare dalla parte del torto.

Le uniche persone interessate , in senso buono, alla faccenda sono i figli del primo marito, di cui porta il secondo cognome.In pratica i figliastri, a cui lei rinunciò, dopo la morte del coniuge , e che si sono ravvicinati a lei, non conoscendo la sua condizione economica , da circa un anno.

Essi non sono interessati al patrimonio della matrigna, ma vorrebbero che essa fosse tranquilla e libera di fare ciò che le aggrada.

Grazie a chi mi risponderà

Nikos

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non sono un legale adusbef, e in tutta sincerità non lo so, prova a cliccare su "sedi" qui in testa, e a trovare un numero di telefono da contattare.



hannibal, ma proprio ci prendi gusto a fare la figura del pirla?



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cara Nikos, le premetto che collaboro con adusbef e lei puo chiedere alla sede fio al Presidente chi sono. L'utente Gustavo è una persona malvagia che si e' piantata come una zecca nel forum da dove pare impossibile estirparlo.Gli do la caccia perche' lavora sottilmente per creare la massima confusione e disinformazione. da li la sua rabbia come puo leggere nella sua firma. veniamo ancora alla sua questione. la procedura che le ho suggerito e' la migliore e non ha niente a che vedere con l'interdizione che quel cretino del gustavo associa all'amministratore di sostegno e lo sa benissimo. In alto alla pagina lei trova il link alll'elenco delle sedi adusbef ,chiede un appuntamento, si iscrive e le daranno il sostegno necessario.ma in questi casi, non essendo lei parente tutti si muoveranno con cautela. L'iniziativa deve partire dalla signora fino a che si trova ancora in buona salute e capacità di comunicare. quindi lei puo andare in tribunale, spegare la situazione e chiedere un colloquio con il giudice tutelare spiegando che alla signora occorre un amministratore di sostegno, oppure parlare con i servizi socialial comune di residenza che possono avviare la procedura, oppure parlare con un legale adusbef che molto probabilmente le darà il mio medesimo consiglio e potrà anche recarsi in tribunale per avviare la procedura.una volta nominato un amministratore di sostegno che quasi certamente sarà una persona gradita alla signora, questi potrà mettere mano alla situazione bancaria della signora. Nessuno si prenderà la briga di farsi dare deleghe o procure per operare in banca senza un riconoscimento legale per evitare problemi con le parentele per quanto lontane.

Gustavo e' il buffone del forum, mitomane e millantatore, sbugiardato dalla stessa direzione



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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Grazie Hannibal, ci voleva pure il "disturbatore" per riuscire a confondere ancor di più le acque... Cito"

L’amministratore di sostegno è un tutore delle persone dichiarate non autonome, anziane o disabili, ma anche alcolisti, tossicodipendenti, detenuti, malati terminali, anche in previsione di eventuali future incapacità. Viene nominato dal giudice tutelare e scelto, ove possibile, nello stesso ambito familiare dell’assistito: il coniuge non separato legalmente, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, i figli o il fratello o la sorella, o comunque un parente entro il quarto grado.

I parenti più prossimi sono proprio i cugini ....Non c'è qualche altro modo per evitarli? Magari coinvolgendo l'avvocato di fiducia della persona.... PS.In ogni caso farò donazione al sito che mi pare molto utile

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veniamo ancora alla sua questione. la procedura che le ho suggerito e' la migliore e non ha niente a che vedere con l'interdizione
e non ha niente a che vedere con l'interdizione che quel cretino del gustavo associa all'amministratore di sostegno e lo sa benissimo.

tant'è vero che all'amministratore di sostegno viene affidato chi ancora non è incapace di intendere e di volere, ovvero che se non è ancora stato interdetto, lo sarà ragionevolmente in tempi diversi da caso a caso.

Come dice giustamente nikos, infatti,

L’amministratore di sostegno è un tutore delle persone dichiarate non autonome,

Inutile giocare sulle parole, hannibal; si può assistere una persona non autonoma senza passare per il tribunale, se i rapporti familiari sono buoni, ma nikos dice anche che

I parenti più prossimi sono proprio i cugini ....Non c'è qualche altro modo per evitarli? Magari coinvolgendo l'avvocato di fiducia della persona....

se c'è un avvocato di fiducia, altrimenti presso Adusbef, come peraltro ho consigliato anch'io. Trattasi certamente di materia delicata, e io non ascolterei più di tanto hannibal, che non è collaboratore di Adusbef, fino a prova contraria, ovviamente.



hannibal, ma proprio ci prendi gusto a fare la figura del pirla?



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le sto rispondendo per esperienza, il giudice tutelare deve sentire la persona in questione e scegliere fra quelle di gradimento, se si trattasse di interdizione allora deve convocare tutti i parenti interessati esentire obbligatoriamente il loro parere. va da se che lei in questo momento riferisce la volontà della signora, quindi la stessa non avrà alcuna difficoltà a dire al sig giudice quale puo essere la sua preferenza e nulla vieta che indichi un legale di fiducia. Per fare le cose pulite e alla luce del sole, si sente prima il giudice tutelare, poi su sua decisione chiederà il nome o i nomi di persone gradite alla signora. a questo punto si coinvolge o una persona ferrata in materia che poi agirà presso le banche oppure una persona che contatterà il legale adusbef per fare controllare la posizione presso le banche, oppure il legale adusbef che svolgerebbe la doppia funzione di amministratore di sostegno e di legale presso la banca. a mio avviso sarebbe meglio il doppio incarico. non e' mai simpatico sentirsi rinfacciare che l'amministratore di sostegno gestisce anche i rapporti con la banca. un incarico professionale sarebbe piu indicato in particolare se il patrimonio e' rilevante. Se poi ha letto bene l'incarico dell'amministratore di sostegno questi potrà in futuro avere parola in caso di senilità della signora assicurandosi del suo benessere, Ricordi che e' decisiva la collaborazione della signora che deve colloquiare con il sig giudice in serenità e con decisione rispetto alle proprie aspettative. si metta bene in chiaro che da quello che scrive, i cugini sono parenti acquisiti: a) non sono eredi perche' il marito e' morto b) non sono parenti comunque ai fini della legge. Comunque si deve sempre considerare che hanno un legame con la signora e un domani possono interessarsi alla sorte della stessa, nel senso migliore che si possa augurare.. Saluti



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


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