Buonasera a tutti, frequento per la prima volta questo forum e vorrei dare un contributo utile a chi utilizza regolarmente i servizi di poste italiane, ignaro di quello che può accadere qualora una spedizione assicurata dovesse andare persa. A fine agosto mi hanno smarito un Pacco Celere 3 giorni assicurato contenente un obiettivo fotografico. Ho presentato subito regolare reclamo con tutto quanto richiesto, compreso il documento di vendita dell'obiettivo stesso, intestato alla mia persona e riportante il valore di 1.400 euro. Il documento era del 2006. Dopo vari solleciti, oggi apprendo che il mio danno è stato riconosciuto (e vorrei ben dire visto che del pacco non c'è più nemmeno l'ombra) e che mi verrà liquidato tra 60 (leggasi sessanta) giorni per un ammontare di Euro 630,00. Stupito, chiedo spiegazioni. Dalla carta della qualità di poste italiane, così come sul bollettino di pacco Celere 3 giorni assicurato (che equivale ad un contratto tra cliente e poste italiane) si specifica che il danno viene liquidato a seguito di presentazione di regolare documento di acquisto e con una franchigia del 10% (per un minimo di 26 euro). Faccio presente questo al responsabile dell'assistenza clienti che candidamente mi dice che, essendo il prodotto acquistato nel 2006, è obsoleto e quindi vale il 50% in meno di quanto dichiarato. Memore dei miei studi giuridici faccio notare diverse incongruenze al mio interlocutore:1) Non esistono clausole implicite o esplicite che parlano di rivalutazione del danno2) Non esiste alcun criterio per suddetta rivalutazione3) E' ben chiaro che l'unica decurtazione sull'importo del documento che attesta il danno è la franchigiaRisultato: il personaggio mi risponde che posso fare quello che mi pare ma la situazione non cambia e io riceverò quanto detto. Ovviamente metterò di mezzo un legale, con tutto quello che comporta. So già che ci vorranno mesi, forse anni e che il gioco non varrà la candela. Anche solo per una questione di principio andrò avanti!!! Avete consigli? suggerimenti?
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20/10/2009, ore 16:13
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20/10/2009, ore 17:10
scusi ma non ho capito? Pretende di ricevere lo stesso corrispettivo di un bene acquistato tre anni addietro? Se le rubano la macchina mi pare ovvio che l'assicurazione la risarcirà per quanto attiene al valore alltuale al netto, inoltre, di usura ed eventuali danni subiti. |
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20/10/2009, ore 18:01
L'assicurazione di una macchina la pago in proporzione al valore dell'auto stessa, i pacchi assicurati no, si pagano a forfait. Se poste italiane dichiara che gli indennizzi verranno fatti sulla base dell'"importo documentato" (il virgolettato riporta la formula usata sul bollettino di spedizione) al netto della franchigia, mi aspetto che questo avvenga. Se ci sono altre decurtazioni queste vanno palesate e motivate. Chi decide l'importo della presunta obsolescenza?? con quali criteri??? Quanto applicato è assolutamente contrario a qualsiasi criterio di legge e di diritto privato. |
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20/10/2009, ore 20:14
Il valore del pacco e la natura del contenuto è stato dichiarato,assicurativamente il bene viene comparato al cosidetto valore di rimpiazzo,vale a dire quanto vale lo stesso bene oggi.In questo caso non si applica degrado. |
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21/10/2009, ore 17:01
Infatti. Il valore di rimpiazzo determina il valore odierno, non quello di acquisto dell'epoca. Ovviamente facevo riferimento all'usura solo perchè ho citato un'automobile come parametro di riferimento, |
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28/05/2010, ore 15:01
Salve,a febbraio di questo anno ho spedito con pacco assicurato j+3 di poste italiane che è andato "perduto". Il pacco conteneneva un finale di potenza Audio Research VT60, non più in produzione, era stato da me assicurato per euro 1.200,00. Nonostante abbia presentato tutta la documentazione necessaria, fattura compresa del negoziante dove acquistato usato, ed ammennicoli varie atti solo a scoraggiare, l'altro giorno mi arriva una raccomandata delle poste con la quale si scusavano di non poter accogliere la mia richiesta di risarcimento così motivandolo: "l'oggetto spedito ha valore collezionistico, rientra nella tipologia di oggetti non ammessi al trasporto e quindi non indennizabili anche per i plichi assicurati, come indicato nelle condizioni generali di trasporto descritte sul retro del bollettino di accettazione". Poi parlano di un fantomatico j+5 assicurato da utilizzare in caso di spedizioni di oggetti di particolare valore. Sulle riviste specializzate è presente la valutazione dell'oggetto usato.Credo che ogni commento sia superfluo, tutto può diventare di valore collezionistico. Siccome mi secca particolarmente si accettano consigli per non fargliela passare liscia, oltre ad avere consegnato tutta la pratica ad un mio amico Avvocato.Spero di essere stato utile se intendete spedire assicurando.SalutiFranco |
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