entro due giorni lavorativi da tale data la banca del soggetto ordinante deve regolare i fondi nei confronti della banca del beneficiario; la banca del beneficiario doveva accreditare le somme, nonché dare valuta, entro il giorno lavorativo successivo a quello di ricezione dei fondi. In coerenza con la Direttiva europea n. 2007/64/CE -

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Sempre se l'ordine viene trasmesso dall'ordinante per via telematica

Ci sono delle regole e sono regole europee.

che Abi mette a disposizione di tutti,va a leggere la normativa sepa, e poi se il ne riparleremo.

la tua azienda da l'ordine di bonifico il 9, la sua banca lo lavora il 10 e tu lo vedi l'11. e le due banche si succhiano un giorno di valuta ciascuna. funziona così con tutti i bonifici, salvo rarissime eccezioni, quindi prendere o lasciare.

come da normative Europee, come da normativa sepa.

ma il discorso è diverso, il forumista scrivente dice di aver concordato con il datore di lavoro che il giorno di paga è il 10 e non vuole essere pagato l'11,

evidentemente il bonifico degli stipendi passa a pomeriggio inoltrato. i dipendenti potrebbero segnalare il problema alla Direzione del Personale, per ottenere il pagamento il giorno giusto (il 10), al di là e oltre il fatto della valuta che la banca ci lucra

ne deriva che non ritengo di dovere a pollice le scuse che in altro post mi chiede.

Le scuse li posso ricavare per differenza rispetto alle tue affermazioni discordanti.

discordanti un accidente, normativa europea o meno, le banche lucrano sulla valuta dei bonifici. su questo non ci possiamo fare nulla, ma se è vero, come vero, che i bonifici per gli stipendi hanno anch'essi per legge una valuta fissa e concordata, occorre che il dipendente reclami col suo datore di lavoro perchè si adoperi con la banca affinchè il bonifico arrivi sempre al giorno giusto, eventualmente chiedento rettifica della valuta sia per l'ordinante che per il benficiario, se poi ti fa piacere ricavare le scuse da due affermazioni che discordanti non sono, fai pure, io non mi offendo.