Gentilissimi, sono proprietaria di una ditta individuale, nello specifico di una libreria dell'usato.
Fino al 2013, l'attività era sita in centro città, dove causa mille problemi, è andata misermante in fallimento. Qui pagavo l'affitto del negozio e all'interno dello stesso stabile l'affitto dell'appartamento. Quando mi sono resa conto che non riuscivo più a sostenere le spese mi sono trasferita in altra zona, nella speranza di una nuova partenza, ma lasciando degli affitti insoluti.
Per avviare la nuova attività e saldare i debiti che avevo in giro (in primis la chiusura di un fido bancario) ho chiesto un Fondo di Garanzia allo Stato che mi è stato concesso ma è anche subito finito, appunto perchè oltre agli affitti non pagati avevo obblighi verso altri fornitori ecc...
Mi è arrivato però un decreto ingiuntivo in cui mi chiedono il pagamento degli arretrati. Ho sentito un avvocato e mi dice che di prassi, se nulla si può opporre alla richiesta del creditore, procederanno con il pignoramento dei beni. Tengo precisare che sono nulla tenente, che vivo in un mini appartamento in affitto già interamente ammobiliato e che non ho liquidità in corso. L'ipotesi è che mi pignoreranno i libri usati che ho in negozio.
Ora potreste dirmi come funziona? Nel senso, come fà l'ufficiale giudiziario a quotare la merce per arrivare alla cifra desiderata di Tot. mila euro?
L'ufficiale giudiziario si presenterà in negozio previo avviso o mi farà una sorpresina?
e ancora, si prospetta il blocco del conto corrente. Ma se il conto corrente è vuoto ed è un Fondo di Garanzia (dove appunto lo Stato fa da garante) è possibile che procedano anche su questo? Quest'ultima ipotesi è prassi comune o viene utilizzato normalmente?Ringrazio fin da ora e aspetto novità