Ecco il mio contributo alla discussione.
Cosa è l'interesse semplice? Cosa è l'interesse composto?
"L'interesse viene detto semplice quando è proporzionale al capitale e al tempo. Ovvero gli interessi, maturati da un dato capitale nel periodo di tempo considerato, non vengono aggiunti al capitale che li ha prodotti (capitalizzazione) e, quindi, non maturano a loro volta interessi."
"L'interesse viene detto composto quando, invece, di essere pagato o riscosso, è aggiunto al capitale iniziale che lo ha prodotto. Questo comporta che alla maturazione degli interessi il montante verrà riutilizzato come capitale iniziale per il periodo successio, ovvero anche l'interesse produce interesse"
Nozioni tratti da Wikipedia e non sarei stato capace di scrivere meglio.
Inizio da questo:
Basterebbe al riguardo citare un solo argomento: il piano di ammortamento -- si dice -- andrebbe impostato in capitalizzazione semplice, magari impostandolo col metodo italiano (a quote capitali costanti)...Questa è una fesserìa poiché sia il metodo francese che quello italiano sono ammortamenti in capitalizzazione composta
Preciso, prima, che sull'argomento pda francese, pda italiano, proprio recentemente ho scritto spiegando, qui:
http://forum.adusbef.it/leggi.asp?id=380735
Bene, venfo all'argomento, partendo sal "solito" pda francese (che si italiano uguale è):
100.000,00 euro al 5% per 240 rate mensili.
Faccio finta che oggi mi viene erogata la somma e tra un mese esatto voglio estinguere il tutto. Quindi devo pagare gli interessi alla banca per 30 gg e restituirle anche il capitale.
Euro 100.000,00 x 30 x 5/36000 = euro 416,67. Per cui devo restituire euro 100.000,00 + euro 416,67 di interessi. Pacifico? Regolare? Normale? Giusto? Va bene? OK
Inizio con lo specificare che ho usato, per il calcolo, la formula dell'INTERESSE SEMPLICE, cioè I=CxRxT, dove I sta per interesse, C sta per capitale, R sta per tasso, T sta per tempo (è il caso di chiarire che R è il 5% o 5/100, che T è 30/360-la formula è preimpostata su mesi tutti di 30 gg ed anno commerciale, comunemente indicata come 360 su 360).
Ottimo, ora sviluppo un pda francese di questo "mio" mutuo, con gli stessi dati. Esce una rata mensile di euro 659,96. La prima è così composta:
Quota capitale euro 243,29;
Quota interesse euro 416,67.
Perbacco!!!! La quota interessi è uguale al conteggio datto per la estinzione anticipata (con la formula dell'interesse semplice)! Ma allora al pda si applica la formula dell'interesse semplice!! Certo che si applica la formula dell'interesse semplice e non quella dell'interesse composto. e questo vale per tutte le tipologia di p.d.a.
Chiarito il promo problema?
Anatocismo sui p.d.a.? Ci sarebbe anatocismo se i pda fossero calcolati con la formula dell'interesse composto, ma come si è visto NON è così, per cui niente anatocismo (però per mia formazione personale, sarebbe il caso di specificare quali sono questi "termini precisi e non contraddittori" io sono sempre disposizione per imparare da chi ne sa più di me).
Altro. Il t.a.n. è uguale al t.e.a. se le rate fossere annue? Giusto è così. Ricordo bene (purtroppo mancando il forum di un motere di ricerca, non mi è possibile risalire alla discussione) che quuto, qui è stato già affermato in passato, quindi non si tratta di una "precisazione nuova", ma già conosciuta da chi da tempo legge questo forum. Il fatto è che, pare, quello scritto in passato non abbia interessato nessuno e quindi è andato a finire nel dimenticatotio.
Sentenza di Rutigliano (2008). C'è l'ho davanti, appena stampata (7 gg), vediamo un po?
IL ricorrente (attore) porta in giudizio la banca, per una complessa struttura di fidi concessi e precisamente:
1) Apertura di credito per affidamennto mediante scopertura di c/c;
2)Un fido per smobilizzo di crediti commerciali;
3) Un mutuo ipotecario di lire 350.000.000;
4) Un mutuo ipotecario di lire 1.000.000.000.
Chiaramente tralascio i primi due e mi soffermo sui due mutui (pg 5, dalla metà inferiore). In effetti, da questo punto in poi la trattazione diviene, come possiamo dire, "confusionaria?" Sia da parte del Giuduce, sia da parte del CTU, quindi concordo con il Dott. Ferrini.
Un esempio? E' scritto (testuale):
"Tale esplicitazione non è, nel caso di specie, avvenuta in quanto nello stesso contratto notarile i è proceduto, nel piano di ammortamento allegato, alla capitalizzazione degli interessi: ciò comporta la coesistenza in uno stesso contratto di due differenti tassi, con una determinazione di una assoluta incertezza su quale dei due tassi convenuti sia effettivamente quello convenuto ed applicabile. Evidentemente è un sistema per dichiarare nella parte comprensibile del contratto un tasso minore di quello successivamente esplicato numericamente (quindi in forma intelligibile per la massima parte dei clienti) nel piano di ammortamento"
Dopo tanto scritto a cosa si riduce la cosa? Alla differenza dei due tassi, il t.a.n. ed il t.a.e.. Quindi, io scrivo, se in un contratto sono presenti tutte e due SIAMO A POSTO (e tutti quei bei discorsi scritti prima?). Certo confondere la differenza (piccola) tra il tan ed il tae (per effetto del frazionamneto del pagamento), con il calcolo dell'interesse composto!
100.000,00 per 240 rate mesili al 5% di tan, da un t.a.e. pari al 5,12% (lo 0,12% in più).
100.000,00 per 12 rate annue con interesse composto al 5%, da un tasso finale dell'8,2665% (il 3,2665% in più).
Nel primo caso pago un totale di interessi di euro 58.389,00 (però restituisco un poco di capitale alla volta):
Nel secondo caso pago un totale di interessi di euro 165,39,77 (però il capitale lo restituisco tutto alla fine).
C'è un terzo ipotetico caso, dove pago sempre il 5% e devo restituire tutto insoema tra 20 anni con il calcolo degli interessi semplice. Gli interessi da pagare sono "solo" di euro 100.000,00.
Questa sentenza non riguarda nè il secondo nè il terzo esempio.
In sostanza dice (la sentenza) che se nel contratto di muto sono specificati i due tassi il pda francese va bene, tanto è vero che il calcolo fato dal ctu sulla semplice differenza dei due tassi (e non sul proclamato anatocismo o formula dell'interesse composto che dir si voglia) da una differenza da restituire da parte della banca di "soli" lire 39,887.961 su di un valore dei mutui di ben 1.350.000.000 di lire (sempre perchè la banca NON ha indicato il tasso che viene fuori dal frazionamento dei pagamenti.
Mi chiedo! E' tutto quello prima scritto contro il p.d.a. francese?
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTISe sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI