Gentili utenti del forum,
mi rivolgo a voi per un aiuto qualificato. L'ex Conservatoria dei registri immobiliari conserva il materiale documentale relativo agli atti soggetti a registrazione, tra cui le note di trascrizione e le denunce di successione, per la seconda metà del XIX secolo.
I problema: I Conservatori ritengono che tutti i registri conservati presso gli Uffici del Territorio sono svincolati dall'obbligo di versamento agli Archivi di Stato, anche quelli risalenti appunto alla seconda metà del XIX secolo.
II problema: alle copie di ogni singolo documento vengono applicate tutte le imposte di bollo in vigore per la documentazione prodotta attualmente dagli uffici finanziari. In sostanza, agli effetti fiscali, non esiste un criterio discretivo tra documentazione prodotta cento anni fa e quella prodotta ieri.
Vi chiedo se ritenete corrette queste impostazioni alla luce delle normative vigenti sui beni culturali.
Grazie M.