Salve a tutti!mi è arrivato un accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate e mi richiedono l'imposta dal 3 al 10 perchè ho venduto la mia prima casa (dove risiedevo) prima dei 5 anni ma entro l'anno ho riacquistato all'asta, ma non ho potuto metterci la residenza perchè era occupata e dopo una causa di sfratto non andata bene sono stato costretto a rivendere agli occupanti.Premetto che sono un militare e perciò dovrei essere esente dall'obbligo di residenza,ma nonostante tutto non ne ho mai usufruito tranne che questa volta per causa di forza maggiore. La responsabile dell'agenzia dice che c'è un decreto ministeriale 209/2001 art.5 comma 4 il quale dice che l'agevolazione per i militari è valida solo per una volta anzi solo per la prima volta che uno acquista la sua prima casa. e sempre lei mi da un istanza fatta da un mio collega, simile al mio caso, dove loro l'hanno respinta. Consigliandomi di non fare opposizione perchè tanto loro si batteranno fino alla cassazione.Insomma la legge nazionale dice una cosa e l'agenzia con un decreto interno dice il contrario.Un ultima cosa, non ho mai usufruito del credito d'imposta spettante e la responsabile mi dice che quello si può richiedere solo al momento dell'atto dopodichè il diritto viene perso. è giusto?Io vorrei battermi in causa per questa cosa perchè mi sembra molto ingiusta, qualche consiglio per favore........
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20/07/2011, ore 09:49
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20/07/2011, ore 12:46
Mi pare strano che un regolamento interno sia in contrasto con una legge nazionale.Le consiglierei di redigere una relazione precisa con date e riferimenti del suo tentativo di riacquistare casa inserendo le sentenze del tribunale per dimostrare la sua volontà di riacquistare entro l'anno una prima casa ma per causa di forza maggiore le è stato impedito.Dopo di che lo invii con raccomandata all'agenzia delle entrate in oggetto, all'Adusbef, e al ministero della Difesa. |
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20/07/2011, ore 16:19
L'unica cosa da fare è fare ricorso e affidarsi nelle mani di un bravo commercialista/avvocato. Le posso dire che da una rapida occhiata alla normativa la ragione è tutta dalla sua parte. Quel decreto che le è stato citato non parla assolutamente dell'agevolazione prima casa per i militari, ma parla di tutt'altro (l'istanza d'interpello). La signora approfittando della sua ignoranza in materia ha tentato di spaventarla per spingerla a pagare. Se va in giudizio li massacra ad occhi chiusi. Fossi in lei, proverei però a prendere appuntamento, prima che scadano i 60 gg per il ricorso, con qualche funzionario più intelligente della signora, magari qualcuno di grado superiore. Porti con se la documentazione e si procuri l'art. 66 della legge 342/2000 e la relativa circolare dell'agenzia delle entrate a commento, la n. 207/E del 16 novembre 2000, che può trovare sia su internet che sulla banca dati dell'agenzia delle entrate. Faccia istanza di autotutela per ottenere l'annullamento dell'atto. Se non sono fessi lo faranno |
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20/07/2011, ore 17:40
Scusate se mi intrometto ma la stessa cosa e' capitata a me. Ho venduto prima dei cinque anni perche il mutuo e' passato da 1000 a 1500 euro e non potevo piu' permettermi di pagarlo e quindi ho dovuto vendere. Il notaio al momento della vendita per cautelare il nuovo proprietario mi ha fatto versare circa 20000 (ventimila euro) ma l'accertamento e' di 25 mila piu' di quanto ho versato dal notaio al momento della vendita. Cosa posso fare? Non sono militare quindi ad occhio e croce l'accertamento mi sembra leggittimo e se pago entro 60 gg posso avere delle agevolazioni sulle multe erogate ma la cifra e' sempre piu' di quanto versato. Vi sarei davvero grato se potete darmi dei consigli in merito a questa questione che e' un'ulteriore mazzata ai miei gia' grossi problemi. E' tutto in mano al commercialista ma secondo voi c'e' un modo per venire a 'patti' con il fisco? |
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21/07/2011, ore 09:29
hal il tuo caso non è simile in quanto lui ha acquistato e la problematica ha poi dilungato tempi e annullato la vendita come effetti, tu diversamente hai venduto senza riacquistare, di conseguenza potresti spuntarla solo nel momento in cui dimostri di non aver avuto alcuna plusvalenza dalla vendita e di non aver potuto comprare per causa di forza maggiore (rischio default familiare). |
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27/07/2011, ore 18:32
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