Salve, sono qui a porvi una nuova domanda.Un mio amico con suo suocero, sono titolari di una snc, lui al 51% l'altro al 49%.Nel 2005 si sono trovati in difficolta' (fallimento di un cliente) rimanendo indietro con i vari tributi, per una somma abbastanza consistente(circa 20.000 euro), le cartelle sono gia' arrivate inizio 2008, il fatto e' che fino ad ora non hanno potuto neanche rateizzare, per poter stare alla pari con tutte le scadenze.....Possono bloccare il conto della ditta? come fanno a lavorare se fanno un gesto del genere? i fornitori come fanno ad essere saldati?Era gia arrivato un fermo su un furgone, ma il fermo e' stato tolto perche' e' un mezzo indispensabile al lavoro..... si puo' intendere anche per il conto corrente? che e' ovviamente cointestato....Se e' una procedura possibile come mai a distanza di piu' di un anno ancora non lo hanno fatto? ovvio sul conto non ci sono grandi cifre.... un 10.000 euro giusto per lavorare....Le cartelle sono intestate a lui che ha il 51%, mentre a nome del socio non e' arrivato niente....La regione in cui si trova l'attivita' e' la Toscana.Grazie per chi mi vorra' dare un suggerimento... se desiderate altre notizie chiedete pure
Ho sbagliato la registrazione...... la mia provincia e' PO non MO
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26/01/2009, ore 11:46
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26/01/2009, ore 12:39
Nelle S.N.C tutti i soci sono responsabili solidalmente e illimitatamente, altrimenti bisognava formare una srl, se uno dei soci della snc emette un assegno bancario nn coperto e non lo copre nei termini, chiaro che ci sono guai,dipende dai fornitori che avete, se sono..sensibili e pazienti, certo che il conto può essere bloccato ma occrre del tempo e la banca NON è tenuta ad avvisarvi PRIMA,c'è una procedura che troverà sui post di questo forum:solo voi sapete se vi sono arrivate A/R di messa in mora, o atti di precetto etc,se la vostra snc nn naviga in buone acque sappiate che se il capitale nn è sufficiente x saldare i debiti i creditori hanno diritto a rivalersi sui beni dei soci, certo occorrono mesi, ma premunitevi x tempo. |
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26/01/2009, ore 12:47
..(segue): se lei avanzasse del denaro da una ditta o unicliente, e questo non può o non vuole Lei cosa fa? Lascia trascorrere qualche mese e poi, se il credito è rilevante, o lo stralcia, o si adopera affidandosi ad un legale per riavere i suoi soldi: mi sbaglio? Deve mettersi nei panni del creditore. |
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26/01/2009, ore 14:01
Grazie per la risposta Risolvi.Questo mio amico e' in sofferenza solo verso lo stato, contributi inps e iva relativa al 2005, con banche/finanziarie/forniori assolutamente in pari, il problema semmai si porrebbe in caso Equitalia bloccasse i conti con cui lavorano, e quindi a catena, si ritroverebbero in difficolta a sostenere le normali spese......Poi mi chiedeva come mai le cartelle sono arrivate solo a nome suo, infatti da una visura fatta da Equitalia, il suocero risulta totalmente pulito, pur avendo il 49% della snc... come mai?grazie! |
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26/01/2009, ore 17:00
Gentile Utente,la migliore soluzione, in questi casi, è l'istanza di rateazione.Nelle disposizioni Equitalia troverà gli indici di liquidità e gli indici alfa che consentono di ottenere la massima rateazione.E' stato recentemente abolito il versamento anticipato degli interessi.Controlli bene le cartelle esattoriali in base al tributo esposto, in quanto, trattandosi di Snc, iva ed erario sono in capo alla società, mentre l'inps dei soci è personale.Eequitalia procederà in prima istanza al pignoramento dei beini, se insufficiente aggredirà il conto corrente ed anche i crediti verso terzi.Considerata la cifra di 20.000 Euro, la rateazione dovrebb essere sostenibile.Cordialmente |
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26/01/2009, ore 18:10
Ciao.Quanto al fatto che soltanto il socio maggioritario risulti intestatario di Cartelle, ciò è dovuto ad un aspetto meramente tecnico, che porta la Equitalia ad iscrivere il primo dei nominativi risultanti alla Camera di Commercio; salvo ovviamente rivalersi anche sui beni degli altri soci in caso d'incapienza.Riguardo le possibili soluzioni, concordo con Studio Consulenza: la rateizzazione è senz'altro la strada migliore. Tuttavia, qualora doveste trovarvi con il Cc bloccato, giacché questo comporterebbe pregiudizio grave ed irrimediabile per la vostra azienda - che ne risulterebbe evidentemente soffocata -, come temporaneo rimedio potreste tentare la via del ricorso d'urgenza ex art. 700 CpC.C'è da dire che la Equitalia, su espressa indicazione della Ag. delle Entrate, non si adegua alle Ordinanze emesse sulla scorta dell'art. 700 (per esempio, in caso d'ipoteca immobiliare, anche a fronte di un'Ordinanza del Tribunale Equitalia non revoca l'ipoteca fino al giudizio vero e proprio); nondimeno, qui c'è di mezzo un istituto privato, ovvero la banca, la quale, a fronte una notifica in tal senso, non può non adeguarsi alle direttive giudiziarie.Un saluto |
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