Il 23 febbraio 2009 viene notificata a mia moglie una cartella intestata al proprio genitore deceduto nel 2002. La cartella emessa per mancato pagamento dell'imposta tarsu - anno 2004 - iscritta al ruolo in data 16/02/04 - riguarda l'abitazione assegnata al fratello e trasferita con voltura perfezionata il 31/03/2003. Allo stato attuale risulta che Il fratello non ha comunicato la variazione al comune. Il Funzionario dell'ente comunale afferma che la procedura avviata, previo comunicazione di pagamento indirizzato alla casa paterna, è regolare e che non ha alcun obbligo di verificare le visure catastali per conoscere il proprietario dell'immobile. Premesso quanto sopra si precisa: 1)- che la casa paterna, successivamente alla morte del genitore, è rimasta chiusa e le chiavi in possesso esclusivo del fratello, residente altrove;2)- che la sorella, mia moglie, non è venuta a conoscenza di qualsiasi comunicazione a riguardo del mancato pagamento dell'imposta.3)- il funzionario del comune ha puntualizzato che anche per gli anni 2005,2006,2007 e 2008 sussistono tali incombenze.Domanda: cosa potrà mai fare mia moglie per evitare il peggio considerato che il fratello, nonostante sia stato avvisato, non ha inteso regolarizzare la sua posizione.
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19/03/2009, ore 14:01
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19/03/2009, ore 15:20
io farei una visura catastale e invierei a mezzo raccomandata la suddetta al comune che chiede la tarsu specificando che sua moglie NON è proprietaria dell'immobile in oggetto e di astenersi dal richiedere somme non dovute... |
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19/03/2009, ore 15:25
ma poi mi scusi come mai sua moglie ha ritirato una cartella esattoriale intestata ad una persona deceduta da anni??? doveva mandarla indietro specificando che l'intestatario era deceduto...non poteva prendere una cartella esattoriale nn sua mi scusi ma...se per esempio nn la trovavano in casa e le lasciavano un avviso non avrebbe senza delega potuto ritirarla all'ufficio postale... |
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19/03/2009, ore 17:06
ciao cinzia, ti ringrazio per il tempestivo riscontro.a)- alla prima osservazione ti confermo di essere in possesso della visura catastale e, dopo averla mostrata al Funzionario (?) dell'ufficio tributi, la risposta è stata " non mi interessa chi è il proprietario" - "lei ha ricevuto la notifica è quindi incombe l'obbligo di pagare coinvolgendo il fratello a pagare ovvero obbligarlo a pagare"Tra l'altro c'è l'aggravante che mia moglie non conosce il luogo dell'attuale residenza del fratello e che l' appartamento in questione risulta affittato (notizia acquisita in modo informale) ovvero se l'inquilino, a sua volta ha presentato variazione di residenza.b)- la notifica della cartella esattoriale è stata ritirata in buona fede poichè intestata al padre con la seguente dicitura " destinatario : .......e per esso all'erede...... - via ...." non presupponendo che riguardasse una cartella per addebiti pendenti.Ho registrato la totale indisponibilità dei responsabili comunali, Per ben tre volte ed in giorni diversi ho chiesto se era possibile parlare con i dirigenti del settore. Risposta: al momento sono impegnati - sono in riunione - se vuole può aspettare finchè sarà disponibile, ecc.Un muro invalicabile.Per tornare alla questione, giacché il fratello probabilmente non si adopererà per sanare la questione (poichè sino ad oggi non ha ricevuto alcun avviso formale, nè risulta evidente agli atti del comune) non rimane che affidarsi ai burocrati ovvero agire nei loro confronti per autotutelarsi dalle inevitabili conseguenze.ho letto qualche quesito, vorrei fare un appello a jos611, longoleo ed a tutti quelli che mi possono aiutare. Grazie a tutti. |
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19/03/2009, ore 18:10
jos sapra' senza dubbio aiutarti piu' di me ed anche longoleo cagliostro blues e alri...comunque per me devi inviare una a/r con diffida a richiedere somme non dovute in quanto non proprietaria allegando la visura catastale spero ti aiutino al piu' presto... e non ritirare piu' nulla in buona fede... |
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19/03/2009, ore 20:40
Ciao.Il funzionario - rispetto al cui “funzionamento” metti giustamente un interrogativo tra parentesi – ha in effetti ragione dal punto di vista formale, ma ha decisamente torto da quello sostanziale.Ha ragione quando afferma che non è tenuto ad effettuare visure catastali né a conoscere il proprietario (in effetti la Tarsu non segue la proprietà ma il possesso, ovvero l’uso dell’immobile da cui consegue la produzione di rifiuti).Ha invece irrimediabilmente torto quando tali notizie, che non è tenuto e ricercare, gli vengono fornite dai diretti interessati: qui deve prenderne atto!In buona sostanza, avete pienamente diritto a farvi sgravare i ruoli, sia quelli notificati mediante Cartella, sia quelli già in formazione per gli anni seguenti.Per ottenerli, dovrebbe essere più che sufficiente una semplice Istanza in Autotutela:scrivete un foglio, in carta libera, dove spiegate la vostra situazione;specificate che la persona a cui è stato imputato il pagamento non può aver avuto possesso dell’immobile, né tantomeno l’uso, in quanto deceduta prima del periodo in oggetto;aggiungete che l’atto di morte, così come la conseguente successione, ovvero voltura al fratello, è notoriamente un Atto Pubblico e che, quindi, qualsiasi Ente Pubblico è tenuto a considerare (e se il funzionario non è tenuto ad effettuare ricerche catastali eccetera figurarsi se voi, semplici cittadini, siete tenuti a sostituirvi a loro per far sapere al “Pubblico” cosa notoriamente succede in “Pubblico”); allegate tutta la documentazione che avete (gli atti catastali non servono in quanto, come ho già detto, la Tarsu non è necessariamente collegata alla proprietà);concludete quindi chiedendo l’immediato annullamento di tutti i ruoli – notificati e in formazione – avvisando che, in caso di mancata ottemperanza, impugnerete il tutto dinnanzi alla CTP competente, riservandovi di richiedere il giusto risarcimento per il danno biologico (stress, tempo perso eccetera) non solo al Comune ma anche, e soprattutto!, al funzionario responsabile della pratica.…nel caso insistano (ma ne dubito), visto che il vostro è un caso di evidente, palese e innegabile ragione, rivolgetevi pure ad una qualsiasi Ass. di Consumatori e affidate loro la pratica.La CTP non potrà che darvi ragione; quindi le spese rimarranno tutte a carico della cotroparte.…se non erro, proprio nella vostra zona dovrebbe esserci la filale Adusbef che fa capo all’Avv. Tanza: vice presidente dell’Associazione nonché vera autorità in materia di ricorsi a difesa dei consumatori.Male che vada, consultatelo.Un saluto |
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