Mi viene fatto un accertamento fiscale secondo l'agenzie delle entrate ho evaso iva per 12000 € nell'anno 2003 con accertamento nell' anno 2005 Consegno copia delle accertamento al mio commercialista che mi informa di predispore il ricorso entro i termini di legge. succesivamente vado nel suo ufficio per sentire come procedeva e mi informava che era tutto nelle mani di un tributarista ma non c'erano problemi, tengo a precisare che nella mia vita non avevo mai avuto un accertamento fiscale quindi ignoravo totalmente la procedura, circa 10 mesi dopo la notifica dell'accertamento mi arriva una cartella esatoriale con la trascrizione a ruolo del debito la consegno prosso il suo ufficio e mi informa che non dovuta perche gia tutto per vie legali sino a quando il 4/09/2007 mi notificano un istanza di iscrizione ipotecaria sugli immobili per un debito tributario relativo all'accertamento in oggetto.A questo punto capisco che qualcosa non funzionava vado presso l'ufficio del commercialista dopo un acceso discorso ammetteva di non aver mai presentato ricorso all'agenzia mi riconsegnava copia dell'accertamento ancora dentro la busta con cui le ho consegnatedopo aver preso i libri e tutta la documentazione considerando che sono suo cliente dal 1985 e che nell'anno 2001/02 è stato fatto il condono sulle persone e sulla societa vado presso l'ufficio di un Dottore commercialista dove in base all'accertamento ai libri e i documenti in mio possesso l'accertamento effettuato e da ritenersi nullo per un errore dell'agenzie in quanto l'iva in oggetto ricade nel 2002 regolarmente trascitta e condonata, ma non avvendo presentato ricorso l'agenzia a trascritto a ruolo e di conseguenza lo stato la somma di 215000€ la esige.esiste un modo per far capire allo stato che la responsabilita non e del contribuente ma di colui che il contribuente pagava abilitato dallo stato stesso.Sono profondamente deluso di essere Italiano certe situazioni in uno stato civile non possono verificarsi.Se esiste qualche rimmedio vi ringrazio