perdonami, sai quanto io sia zuccone, ma allora spiegami quanto segue (ovviamente io posso essere condizionato dalla mia esperienza personale). teniamo la legge (imprescindibile, proprio in quanto legge) un'attimo in disparte e parliamo col buon senso.
io parto dal presupposto che i figli - fratelli siano d'accordo (come è successo a me), per il fatto che il primo ha già ricevuto un bene, il secondo ne riceve ora un'altro di valore non necessariamente simile: eventuali conguagli saranno concordati tra loro, sulla base del restante asse ereditario, se esiste, oppure, è difficile ma pur sempre possibile che i due non siano "con l'acqua alla gola" e si accordino senza ulteriori pretese reciproche.
quindi, tra loro è possibile qualsiasi tipo di accordo, mentre "far comparire" la nuora implica potenziali problemi, che io vedevo solo nel momento di un eventuale separazione, mentre potrebbero giustamente sorgere già al momento della "ripartizione della torta" che vedrebbe un personaggio in più. l'ipotesi della donazione da madre a figlio e della compravendita alla moglie, peraltro coerente con quanto vado dicendo dall'inizio, non solo non presenta controindicazioni, ma salverebbe i famosi "capra e cavoli", senza alcun riferimento alle persone coinvolte, ovviamente.
sappiatemi dire se e dove sbaglio, grazie.