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Premetto che la situazione di cui vi parlerò è stata determinata da alcune vicissitudini che hanno riguardato mia moglie e la sua azienda con 9 dipendenti che, negli ultimi due/tre anni ha subito il fallimento di due clienti che le hanno lasciato un buco di circa 80.000 euro. Io, grazie al cielo, sono un dipendente pubblico e l'ho seguita in questo brutto periodo, dal punto di vista economico-finanziario, anche per non subire danni dal punto di vista famigliare.A disastro avvenuto è stato deciso di continuare a mantenere la puntualità nei pagamenti degli stipendi ai dipendenti (anche loro hanno le loro famiglie e i loro impegni con relativi mutui) e delle fatture dei fornitori (senza i quali l'azienda si sarebbe fermata), rimandando il pagamento di alcune scadenze relative a tasse e contributi, riproponendoci, a bocce ferme, di onorare tutte le scadenze, sia pur ratealmente, anche su consiglio dei commercialisti.A tempesta passata, a fasci di cartelle accumulate e relativa immancabile iscrizione ipotecaria (ora posso dirlo), anche con l'aiuto di qualche banca nonostante le persecuzioni di Equitalia che ora conosciamo molto bene e che conosceranno sicuramente molti utenti che scrivono qui, è stato deciso di saldare il debito con lo stato e di farlo attraverso una richiesta di rateazione presso l'agente della riscossione. Me ne sono occupato in prima persona e non potete immaginare le peripezie. Ho passato tutto il mese di maggio, occupando le mie ferie (per fortuna ne avevo accumulate da parte un bel po') e tutta la mia pazienza. E' stato pagato tutto ciò che non era rateizzabile e, con le ricevute in mano, mi sono recato presso gli uffici di Equitalia. A parte il disagio della mancanza assoluta di privacy (l'utente successivo si trova praticamente dietro un parapetto trasparente che lascia ascoltare tutto: ma che importa, siamo tutti sulla stessa barca!!!), mi sono trovato di fronte un soggetto arrogante che, non fosse esistita Equitalia, avrebbe al massimo impugnato una zappa (con tutto il rispetto per chi la usa ma chi ricopre un ruolo destinato a informazioni per il pubblico dovrebbe avere ben più cortesia), e che mi trattava come un delinquente, come un ladro, senza nel frattempo dirmi e spiegarmi quelle che sarebbero dovute essere le procedure per arrivare a questa benedetta rateazione.Visto che il debito maggiore, circa l'80 %, era riferibile all'INPS, anche dietro suggerimenti, ho deciso di rovolgermi direttamente all'istituto dove, come per magia, nel giro di pochi giorni e grazie alla professionalità di alcuni funzionari, è stato posiibile ottenere la rateazione e i relativi piani di ammortamento.Passate le ferie sono tornato da Equitalia e mi sono fatto stampare tutti tabulati del residuo riproponendomi, nel caso di difficoltà a fare i piani di ammortamento, di versare un tot al mese per chiudere la partita anche con l'agenzia delle entrate.Ma non avevo fatto conto che siamo in Italia dove se dichiari meno di 10.000 euro al mese e hai lo yacht a Portofino si può chiudere un occhio (anche due), se sei Maradona e hai 15.000.000 di euro di pendenze col fisco ti sequestrano l'orecchino (RIDICOLIIIII), se hai capitali all'estero ti fanno lo scudo fiscale, se sei la lotito ti fanno le rate per 23 anni compensabili anche con vecchi crediti. Ma, se per caso, sei onesto e vuoi pagare il dovuto, allora arriva equitalia che ti scuoia e ti spolpa a suo piacimento (nel frattempo le rate sono state aggiornate dei compensi vergognosi dovuti a questo baraccone che fa capo a befera e che deve mantenere, fra gli altri, anche le persone maleducate che sono agli sportelli.Stamattina la sorpresa: una bella iscrizione ipotecaria per il residuo del debito dovuto alla agenzia delle entrate che ho tentato invano di rateizzare, perchè siamo in italia.Ma, stavolta, ho avuto un lampo: mi sono ricordato che le cartelle veniva a notificarmele uno di questi cretini che, conoscendomi di vista e per risparmiare la benzina lo faceva venendo a recapitarmi le cartelle dell'azienda di mia moglie nel mio ufficio che, essendo un ufficio pubblico, non ha niente a che vedere con mia moglie.Mi sono un po' documentato ed ho scoperto che è nulla la notifica eseguita ad un famigliare al di fuori del domicilio o della residenza. Qualcuno sa darmi istruzioni in merito per impugnare l'atto di comunicazione di avveuta iscrizione ipotecaria per nullità della cartella? Per dimostrare che è avvenuta nel mio ufficio esistono i tabulati di presenza in servizio e le testimonianze dei miei colleghi.Grazie.

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Premesso che riconosco la tua ragione... eccome se la riconosco.Ma se tutto il debito è stato opportunamente rateizzato e tu hai una certa sicurezza di pagare quanto dovuto nei tempi concordati perchè preoccuparsi tanto?Se hai necessità di vendere l'immobile o di iscrivere un'ipoteca per un mutuo ti posso capire, ma in caso contrario lascerei perdere al posto tuo... tanto alla fine l'ipoteca verrà cancellata.Altrimenti non hai altre possibilità che un buon avvocato che abbia voglia di seguire la pratica con una certa attenzione.Resta il fatto che se anche dimostrassi l'invalidità della notifica che cosa risolvi?Ti fanno una nuova notifica e tu sei punto e a capo...Salvo che cancellino l'ipoteca, per poi però iscriverla nuovamente.Ne vale la pena ?

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Ciao inxs,il problema - secondo me - è che la notifica e/o la cartella stessa deve essere contestata/impugnata mezzo ricorso entro un certo termine (credo 30 gg) dalla data di notifica, altrimenti la cartella è valida in tutti gli effetti. Parola chiave: autotutela, infatti è ben possibile che uno debba pagare delle cartelle nulle perché ha fatto scadere i termini per il ricorso.Comunque, ne tuo caso, mi sembra di aver capito che devi comunque pagare la cartella perché giustificata, e che con un ricorso potresti in linea massima annullare la notifica, ma poi la cartella verrebbe comunque notificata. L'ipoteca puoi far cancellare se chiedi una rateizzazione e se tela concedono. Comunque l'scrizione di ipoteca è una misura cautelare e ci vuole del tempo fino al pignoramente, e se paghi qualcosa pgni tanto fino a saldare il debito, molto probabilmente finirà tutto bene e l'ipoteca sarà cancellata comunque. Dietro e sopra a quel tipo con la zappa ci sono persone più intelligenti che sanno fare due conti: se vedono che arrivano dei soldi con una certa velocità e frequenza, ti lasciaranno in pace.Mi dispiace per la tua esperienza all'Equitalia. I personalmente ho trovato del personale più cortese e competente, comunque preferisco delegare da tempo questi atti al commercialista e pagargli una parcella per questo, tanto il costo si scarica. Quando arriva il professionista, di solito diventa un pezzo di pane anche il tipo più sgarbato.Buona fortuna!

The piano keys are black and white
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Il problema è un altro. A parte il fatto che mi hanno detto che, una volta dimostrata l'invalidità della notifica, la cartella si annulla e lo si può fare impugnando la comunicazione di avvenuta iscrizione di ipoteca poichè, con la notifica fatta in quelle modalità, mia moglie potrebbe anche essere all'oscuro dell'esistenza della notifica. Io, per assurdo, potrei anche essere in lite con mia moglie e non avergliela trasmessa.Il problema è che noi per ottenere quello che Equitalia fa in tempo reale e dietro una scrivania del proprio ufficio, cioè l'icrizione ipotecaria, dobbiamo prima dimostrare l'esistenza del credito attraverso la vidimazione delle scritture contabili attraverso un notaio, quindi esperire tutte le pratiche come il decreto ingiuntivo attendere le controdeduzioni della controparte compresa l'eventuale opposizione e tutti gli iter, compresa una causa civile che dura anni, per giungere al precetto che, per forma, è equivalente alla cartella esattoriale.Vi sembra giusto? E allora se si può mettergliela in quel posto per una leggerezza o, ancora peggio, per un sopruso di uno dei loro scagnozzi, perchè non provare a farlo?Grazie ancora per le risposte e soprattutto per la solidarietà.

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Ciao.E' corretto quanto ti è stato riferito circa l'invalidità della notifica così effettuata.Per l'annullamento dell'ipoteca devi impugnare l'iscrizione mediante ex art. 615 C.p.C., ovvero opposizione agli atti esecutivi.Una siffatta opposizione prevede la ritualità ordinaria, con citazione della parti, dunque ti servirà un avvocato. La spesa per il medesimo sarà commisurata al valore della causa e comunque, vista la semplicità della contestazione (semplice vizio di notifica), con un avvocato "onesto" dovresti riuscire a stare sotto i mille euro.

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spero ti possa essere utilehttp://www.ricorsi.net/forum/cartelle-esattoriali/2531-brutta-sopresa-cartelle.html#post10277

Ho sbagliato la registrazione...... la mia provincia e' PO non MO
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