Leggo di professionisti e commercianti imbufaliti per l'intenzione del Governo di aggiornare gli "studi di settore" per renderli un po' più significativi.Da ex lavoratore dipendente ed oggi imprenditore, mi chiedo come i miei colleghi possano sopravvirere, per non dire campare dignitosamente, guadagnando solo quello che risulta dagli studi di settore. Se il mio reddito fosse così basso, tornerei subito a fare il dipendente ...
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07/10/2004, ore 18:26
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30/03/2005, ore 21:05
Beh, intendo lavoretti da dipendente a nero. Quindi alla fine potrebbe anche passarsela meglio di certi microimprenditori che fanno la fame....Ma diciamo sempre le stesse cose?Ripeto, per combattere l'evasione fiscale punterei su altri sistemi. |
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30/03/2005, ore 21:39
Propongo una colletta per i "microimprenditori che fanno la fame"... dai Margie, così sfiori il ridicolo.. dalla parte del ridicolo ovviamente! Insomma chi è ridotto così basta che si "declassa" a dipendente e diventa ricco, no?Sul fatto di combattere l'evasione e l'elusione sono ovviamente d'accordo, ma finchè non si combatte nemmeno ciò che è sotto gli occhi di tutti (abusi edilizi, commercio abusivo, prostituzione) ci sono davvero poche speranze. |
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30/03/2005, ore 22:11
Alex, ma su quale pianeta vivi? Il pianeta delle scimmie?Qui non si tratta di declassare o fare collette.Sto semplicemente dicendo che negli ultimi 5-6 anni si è parlato molto di imprenditoria ed autoimprenditorialità, ma a sproposito. Per avviare un'impresa e consolidarne il successo, è necessario subire costi per alcuni anni e poi cominciare a vedere i frutti. Ovviamente, per fare questo è necessario avere idonee risorse proprie, altrimenti il resto sono chiacchiere. Per avviare un'impresa occorrono molto soldi, altrimenti è meglio lasciar perdere. E non ho detto che il microimprenditore è necessariamente quello che fa la fame. Non è detto.I parametri sono altri. Parli da persona estranea al settore. I parametri per misurare la dimensione di un'impresa sono un conto, quelli per valutarne la reddivitità è un altro. Io non parlo di dimensioni o di fatturato, ma di profitto. Alex, ma...visto che sei stato dallo specialista, ti ricordi che lavoro fai, così ce lo dici? |
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30/03/2005, ore 22:30
Studi di settore:Che senso ha stabilire dei parametri se non ci sono le indicazioni fondamentali per attivarli!Dai ....siamo alle solite.Lo stato che da cinquant'anni usa un "democratico e collaudato fiscalismo" per far quadrare i conti,dall'altra i cittadini del "si salvi chi puo'.....Purtroppo questa e' una situazione irreversibile alla quale ci siamo ormai da tempo abituati.Inoltre,che senso ha attribuire ad una persona e/o azienda un reddito d'ufficio dopo avergli imposto di registrare scrupolosamente e meticolosamente tutti quei documenti atti a determinare quel reddito?A far lav..guadagnare ancora di piu' i commercialisti...Per favore ...prendiamoci un po' di dignita' almeno su questo forum!!!saluti tondiSaluti |
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31/03/2005, ore 09:04
Sarò ingenua,ma basterebbe controllare il tenore di vitarisalire a chi può permettersi certi beni di lusso(settore mai in crisi) ed una occhiatina in Banca!L'uovo di colombo ! Invece si fanno leggi e leggine per non far emergere il sommerso,lo si favorisce con i condoni e la mancanza di risorse e mezzi alla guardia di finanza,si depenalizza il falso in bilancio etc.etc.Che succederebbe se all'improvviso sul tavolo della Finanza arrivassero una serie di denunce mirate,indicando quello o quell'altro? lo stesso Bilancio di Stato è secretato! Siamo seri e siano seri! |
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