Buona sera a tutti, chiedo un consiglio perchè la mia morale mi dice di pagare ma il principio mi dice di non pagare...
A giugno 2016 ho venduto la casa di proprietà e ovviamente mi sono trasferito. Pochi giorni dopo (cmq in luglio) mando una raccomandata con ricevuta di ritorno a Telecom ove chiedo la chiusura della linea telefonica. A novembre 2016 mi arriva (tramite un vicino) una bolletta Telecom! Sorpresa! La linea era ancora attiva (fortunatamente i nuovi proprietari non hanno mai usato la linea...)! Chiamo Telecom e mi viene detto che la linea non era stata chiusa poichè nella mia prima raccomandata non avevo allegato un documento. Chiedo come mai non sono stato contattato per mesi e mi viene detto che dai loro accertamenti risultava che mi avevano chiamato 1 volta ma il mio cellulare era "irraggiungibile". Dopo aver discusso con l'operatore lamentandomi del fatto che potevano riprovare o mandare una lettera (visto che l'indirizzo per le bollette lo avevano), mando un fax con allegato il documento. Penso sia finita e invece a dicembre 2017 incontro un ex vicino (abito in una piccola cittadina e a questo punto non so se è un bene o un male....) il quale mi informa che presso il mio vecchio indirizzo era arrivata una lettera per me. Gentilmente ci reincontriamo e me la da: Una lettera di un'agenzia recupero crediti per conto di Telecom ove mi si chiedeva il pagamento di due bollette (142 euro in totale, composte dalla prima bolletta suddetta e da un'altra bolletta più la "tassa" della legge Bersani prevista per le chiusure)!!! Rimango allibito poichè ero convinto di aver chiuso quel capitolo. Chiamo Telecom e l'operatore mi conferma il mancato pagamento delle due bollette, specificando che (casualmente) la seconda era stata emessa il giorno prima della chiusura della linea...., mi lamento circa i modi e dopo una decina di telefonate (tra operatori Italiani e Rumeni) riesco a parlare con l'ufficio reclami la cui signorina (almeno in questo caso gentile) mi dice "...lei ha ragione, i modi non sono stati propriamente corretti, ma deve pagare, più di così non so cosa dirle...". Ora io mi/vi chiedo, non è (fortunatamente) una questione di pagare 140 euro, anche se con quesi soldi preferirei comperare un regalo a mia figlia, come mi devo comportare? Cosa rischio? Grazie mille!