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- Discussione off-topic

Non retroattiva e non prima del gennaio 2010.Albertone avrebbe detto:"Consumatoooooooooriiiiii!PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!"

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Intanto questo è il solito annuncio.Fatti non se ne vedono ancora.Poi, nella mia malignità, penso che sarà una Class Action a rovescio:cioè saranno le banche,le assicurazioni, etc che vessate dai consumatori potranno avvalersi di questa legge.Non mi meraviglia più niente.

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critiche a priori?certo ci sono stati dei ritardi, ma non solo imputabili al presente governo.peraltro mi risulta che brunetta abbia richiesto la class action anche contro la pubblica amministrazione. che sappiate è stato accontentato?

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Visto che sembra ogni volta che lanciamo gli anatemi quando ci si permette di esprimere una qualche critica, pur nello sforzo di renderci quanto più leggeri possibili anche tramite l'utilizzo della retorica, allora facciamo i filosofi con la barba e copincolliamo il testo di legge approvato in Senato con il voto della sola maggioranza.Per i più esperti.Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delleimprese, nonche´ in materia di energiaArt. 49.(Modifica dell’articolo 140-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206)1. L’articolo 140-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e` sostituito dal seguente:«Art. 140-bis. - (Azione di classe). – 1. I diritti individuali omogenei dei consumatori e degli utenti di cui al comma 2 sono tutelabili anche attraverso l’azione di classe, secondo le previsioni del presente articolo. Atal fine ciascun componente della classe, anche mediante associazioni cui da` mandato o comitati cui partecipa, puo` agire per l’accertamentodella responsabilita` e per la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni.2. L’azione tutela:a) i diritti contrattuali di una pluralita` di consumatori e utenti che versano nei confronti di una stessa impresa in situazione identica, inclusi i diritti relativi a contratti stipulati ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del codice civile;b) i diritti identici spettanti ai consumatori finali di un determinato prodotto nei confronti del relativo produttore, anche a prescindere da un diretto rapporto contrattuale;c) i diritti identici al ristoro del pregiudizio derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali.3. I consumatori e utenti che intendono avvalersi della tutela di cui al presente articolo aderiscono all’azione di classe, senza ministero di difensore. L’adesione comporta rinuncia a ogni azione restitutoria o risarcitoria individuale fondata sul medesimo titolo, salvo quanto previsto dal comma 15. L’atto di adesione, contenente, oltre all’elezione didomicilio, l’indicazione degli elementi costitutivi del diritto fatto valere con la relativa documentazione probatoria, e` depositato in cancelleria, anche tramite l’attore, nel termine di cui al comma 9, lettera b). Gli effettisulla prescrizione ai sensi degli articoli 2943 e 2945 del codice civile decorrono dalla notificazione della domanda e, per coloro che hanno aderito successivamente, dal deposito dell’atto di adesione.4. La domanda e` proposta al tribunale ordinario avente sede nel capoluogo della regione in cui ha sede l’impresa, ma per la Valle d’Aosta e` competente il tribunale di Torino, per il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia e` competente il tribunale di Venezia, per le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo e il Molise e` competente il tribunale di Roma e per la Basilicata e la Calabria e` competente il tribunale di Napoli. Il tribunale tratta la causa in composizione collegiale.5. La domanda si propone con atto di citazione notificato anche all’ufficio del pubblico ministero presso il tribunale adı`to, il quale puo` intervenire limitatamente al giudizio di ammissibilita`.6. All’esito della prima udienza il tribunale decide con ordinanza sull’ammissibilita` della domanda, ma puo` sospendere il giudizio quando sui fatti rilevanti ai fini del decidere e` in corso un’istruttoria davanti a un’autorita` indipendente ovvero un giudizio davanti al giudice amministrativo. La domanda e` dichiarata inammissibile quando e` manifestamente infondata, quando sussiste un conflitto di interessi ovvero quando il giudice non ravvisa l’identita` dei diritti individuali tutelabili ai sensi del comma 2, nonche` quando il proponente non appare in gradodi curare adeguatamente l’interesse della classe.7. L’ordinanza che decide sulla ammissibilita` e` reclamabile davanti alla corte d’appello nel termine perentorio di trenta giorni dalla sua comunicazione o notificazione se anteriore. Sul reclamo la corte d’appello decide con ordinanza in camera di consiglio non oltre quaranta giorni dal deposito del ricorso. Il reclamo dell’ordinanza ammissiva non sospendeil procedimento davanti al tribunale.8. Con l’ordinanza di inammissibilita`, il giudice regola le spese, anche ai sensi dell’articolo 96 del codice di procedura civile, e ordina la piu` opportuna pubblicita` a cura e spese del soccombente.9. Con l’ordinanza con cui ammette l’azione il tribunale fissa termini e modalita` della piu` opportuna pubblicita`, ai fini della tempestiva adesione degli appartenenti alla classe. L’esecuzione della pubblicita` e` condizionedi procedibilita` della domanda. Con la stessa ordinanza il tribunale:a) definisce i caratteri dei diritti individuali oggetto del giudizio, specificando i criteri in base ai quali i soggetti che chiedono di aderire sono inclusi nella classe o devono ritenersi esclusi dall’azione;b) fissa un termine perentorio, non superiore a centoventi giorni dalla scadenza di quello per l’esecuzione della pubblicita`, entro il quale gli atti di adesione, anche a mezzo dell’attore, sono depositati in cancelleria.Copia dell’ordinanza e` trasmessa, a cura della cancelleria, al Ministero dello sviluppo economico che ne cura ulteriori forme di pubblicita`, anche mediante la pubblicazione sul relativo sito internet.10. E` escluso l’intervento di terzi ai sensi dell’articolo 105 del codice di procedura civile.11. Con l’ordinanza con cui ammette l’azione il tribunale determina altresı` il corso della procedura assicurando, nel rispetto del contraddittorio, l’equa, efficace e sollecita gestione del processo. Con la stessa o consuccessiva ordinanza, modificabile o revocabile in ogni tempo, il tribunale prescrive le misure atte a evitare indebite ripetizioni o complicazioni nella presentazione di prove o argomenti; onera le parti della pubblicita`ritenuta necessaria a tutela degli aderenti; regola nel modo che ritiene piu` opportuno l’istruzione probatoria e disciplina ogni altra questione di rito, omessa ogni formalita` non essenziale al contraddittorio.12. Se accoglie la domanda, il tribunale pronuncia sentenza di condanna con cui liquida, ai sensi dell’articolo 1226 del codice civile, le somme definitive dovute a coloro che hanno aderito all’azione o stabilisce ilcriterio omogeneo di calcolo per la liquidazione di dette somme. In caso di accoglimento di un’azione di classe proposta nei confronti di gestori di servizi pubblici o di pubblica utilita`, il tribunale tiene conto di quanto riconosciuto in favore degli utenti e dei consumatori danneggiati nelle relative carte dei servizi eventualmente emanate. La sentenza diviene esecutiva decorsi centottanta giorni dalla pubblicazione. I pagamentidelle somme dovute effettuati durante taleperiodo sono esenti da ogni diritto e incremento, anche per gli accessori di legge maturatidopo la pubblicazione della sentenza.13. La corte d’appello, richiesta dei provvedimenti di cui all’articolo 283 del codice di procedura civile, tiene altresı` conto dell’entita` complessiva della somma gravante sul debitore, del numero dei creditori, nonche` delle connesse difficolta` di ripetizione in caso di accoglimento del gravame. Lacorte puo` comunque disporre che, fino al passaggio in giudicato della sentenza, la somma complessivamente dovuta dal debitore sia depositata e resti vincolata nelle forme ritenute piu` opportune.14. La sentenza che definisce il giudizio fa stato anche nei confronti degli aderenti. E ` fatta salva l’azione individuale dei soggetti che non aderiscono all’azione collettiva. Non sono proponibili ulteriori azioni diclasse per i medesimi fatti e nei confronti della stessa impresa dopo la scadenza del termine per l’adesione assegnato dal giudice ai sensi del comma 9. Quelle proposte entro detto termine sono riunite d’ufficio se pendenti davanti allo stesso tribunale; altrimenti il giudice successivamente adı`to ordina la cancellazione della causa dal ruolo, assegnando un termine perentorio non superiore a sessanta giorni per la riassunzione davanti al primo giudice.15. Le rinunce e le transazioni intervenute tra le parti non pregiudicano i diritti degli aderenti che non vi hanno espressamente consentito. Gli stessi diritti sono fatti salvi anche nei casi di estinzione del giudizio odi chiusura anticipata del processo».2. Le disposizioni dell’articolo 140-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, come sostituito dal comma 1 del presente articolo, si applicano agli illeciti compiuti successivamentealla data di entrata in vigore della presente legge.

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Altro che "a priori"...Questa Class Action è proprio "in tel' posteriori"!

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Visto che sembra ogni volta che lanciamo gli anatemi quando ci si permette di esprimere una qualche critica---anche gli altri possono "permettersi", no? oppure si invoca la libertà di pensiero e di parola ma solo da una parte?ovviamente con "critiche a priori" mi riferivo a samade, ma forse lei ha la coda di paglia, ed allora copi pure tutto il testo del senato, che non risponde all'osservazione che ho fatto :-)mi sembra solo strano che il forum venga usato esclusivamente per la "battaglia politica" contro un singolo soggetto e non per fare informazione a tutto campo.

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