chiarimenti su recupero crediti
Salve sono incappata per caso nel vostro forum ed ho visto che l'argomento mi riguarda da vicino. La mia storia: nel 1997 per vari problemi non ho potuto più pagare le rate di un credito al consumo acceso presso una Banca locale.Il debito è stato venduto ad una agenzia di recupero crediti di Roma che adesso mi chiede in via giudiziale il pagamento di una cifra esorbitante, premetto che l'interruzione dei termini purtroppo è avvenuta con il ritiro di una raccomandata non ricordo in che data, visto che quando mi è arrivata l'ingiunzione di pagamento mi sono rivolta ad un avvocato ed i documenti sono nelle sue mani, quello che mi chiedo,e chiedo a voi possono questi chiedermi 36,000 euro a fronte di un debito di 8,000 euro e perchè hanno atteso quasi lo scadere dell'interruzione dei termini per farsi vivi? come devono essere contabilizzati gli interessi? sono interessi legali a far data da quando? o possono chiedere interessi del 16% come erano quelli che pagavo in banca nel lontano 1997?Se qualcuno è in grado di aiutarmi vi prego di farlo perchè tra pochi giorni ci sarà un'udienza ed il giudice dovrà esprimersi, l'avvocato non sa cosa fare. Hanno pignorato un quinto della pensione di mio marito e stanno già incassando i soldi Aiuto
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25/10/2011, ore 21:19
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25/10/2011, ore 22:27
questo post lo deve leggere l'espertone che vive in 3D. hai visto che chi ha acquistato il credito dalla banca pagandolo due soldi..ha fatto una azione giudiziaria a distanza di anni??? i debiti non muoiono mai caro espertone.leggi e impara da chi ne capisce + di te prima di offendere se in mezzo a certe cose non ci vivi ma parli per sentito dire chiacchiere da forum e bar. |
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25/10/2011, ore 23:08
DmpSemplicemente la Signora ha scoperto i forum (in generale) in ritardo, e come esperienza insegna, ha anche trovato un avvocato "poco preparato"Un avvocato che esordisce, esclama, " non so che fare" è solo un cogl.......E in quel campo, ne abbondano. |
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25/10/2011, ore 23:30
Se il recupero ha veramente AQUISTATO il debito, valgono anche le condizioni contrattuali, cioè anche il tasso d'interesse fermo restando che non sia d'usura.A livello di mero calcolo l'importo è più che possibile, anzi...Se dal 1997 non hai più pagato nulla, allora risulta come segue, nel 1997 erano 8000 Euro che poi ogni anno vengono maggiorati dei 16%, poi il nuovo importo di nuovo nell'anno successivo, quindi attorno ai 36.000 Euro eri già nel 2007 1997 € 8.000,00 1998 € 9.280,00 1999 € 10.857,60 2000 € 12.703,39 2001 € 14.862,97 2002 € 17.389,67 2003 € 20.345,92 2004 € 23.804,72 2005 € 27.851,53 2006 € 32.586,29 2007 € 38.125,96 2008 € 44.607,37 2009 € 52.190,62 2010 € 61.063,03 2011 € 71.443,74 |
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26/10/2011, ore 00:32
Intanto direi di fare chiarezza.... il calcolo fatto da ThinkPositive è sbagliato... perchè calcola interessi sulla quota di interessi e poi parte dall'aliquota che hai dato tu (16%)...quando invece è il caso di partire dalla somma totale di interessi per risalire al tasso...Bisogna sapere poi su 36.000 euro quanti sono gli interessi partendo da 8.000...è l'intera differenza?Come sono stati dettagliati questi 36.000 euro? E qual'è il periodo? Parte dal 1997 fino a oggi?In questo caso ponendo l'intera differenza ad interesse avresti interessi per 28.000 euro in un perido di circa 13-14 anni ovvero pari a circa 2000 euro all'anno, per un tasso medio che sarebbe intorno al 26% che è usurario se trattasi di credito personale ... Comunque lo scenario mi pare impossibile..c'è qualcosa che non mi torna..sento puzza di bruciatoL'infiltrato Dmp ovviamente non fa testo..... |
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26/10/2011, ore 07:22
blues ......un bravo legale dovrebbe rivoltare quei conteggi e varie documentazioni come un calzino per fare le varie opposizioni del caso.su questo sono d'accordo.alla fine, se proprio uno ha da perdere, con il pgamaneto di un 30% tutti visseo felici e contnti...credo. |
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