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Salve, sono nuovo di questo Forum, ma mi sono già rivolto a degli avvocati associati adusbef. Vi spiego la situazione.
Mio padre è deceduto il 12/12/2011 giovane (per me 57 anni lo era), viveva da solo, e non sapeva gestire il denaro. Tutto ciò ha comportato che in questo momento la situazione è questa:
ATTIVO:
- Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo: 15000 euro
- Autovettura del 2008, stima 4 ruote: 5000 euro (circa)
- Autovettura del 1997, stima 4 ruote: 500 euro (circa)
- 1/8 casa di proprietà zona Decima, Roma: 37500 euro (circa)
PASSIVO:
- Prestito Agos coperto da Ass. Vita: 20000 euro (ancora da versare)
- Prestito Santander cop. Da Ass Vita: 5000 euro (ancora da versare)
- Fido Bancario: 3400 euro (da restituire)
- Cessione Quinto Futuro Compass: 20000 euro (circa)
- Prestito BancoPosta NON cop. Da Ass.: 5000 euro (circa)

Ora facendo un po’ di calcoli il PASSIVO sarebbero 53400 euro (circa) e l’ATTIVO 58000 euro (circa); dico tutto circa perché in questo preciso momento non ho le carte sotto mano, ma comunque tornando a noi, forse mi converrebbe fare l’accettazione con beneficio di inventario, il problema è che in realtà ho comunque paura che questi debiti non siano tutti quanti (ho trovato quei contratti di debito a casa di papà, ma siccome pure sui documenti non era particolarmente ordinato ho paura che spuntino fuori altro) e fare l’operazione di accettazione beneficiata ha comunque un costo.
Aggiungo altri particolari.
In POSITIVO forse ci sarebbe un’altra somma; Papà è deceduto da lavoratore, per intenderci non era andato in pensione, e informandomi, MOLTISSIMO sulla rete e un po’ anche da vari legali, mi spetterebbe di diritto e non come eredità la liquidazione e l’indennità di mancato preavviso, come descritto nell’art. 2122 del Codice Civile che, credo, si applichi a qualsiasi TFR (statale e non). Ma la FERSERVIZI S.p.A. (la società che mi dovrebbe liquidare le somme maturate da Papà che dovrebbero ammontare a 39000 euro circa) mi dice che gli devo dare la dichiarazione di accettazione di eredità, insistendo sul fatto che tale somma seguirebbe le regole della successione; cosa devo fare per farglielo capire? Oltretutto ho paura che se rinuncio all’eredità, convinti come sono che non mi spetti di diritto, nel momento che i futuri eredi (Mamma, e Fratelli di mio padre) ne facciano richiesta, lo ricevano e poi si tratta di fare causa a loro e alla FERSERVIZI, il che complicherebbe di MOLTO le cose.
In secondo luogo con 1/8 di una casa, io che ci faccio? Ci abitano mia Nonna e un mio Zio, e anche in questo senso ho avuto opinioni e consigli contrastanti da legali e notai.
Un altro problema è che io inizialmente ho fatto richiesta per il sussidio del primo attivo da me citato, pensando che mi spettasse, (quello della cesare pozzo per intenderci) ma lo stesso giorno o comunicato via telefonica e via fax che volevo interrompere la pratica perché non sapevo che tipo di valenza avesse quella somma. Adesso loro (giustamente) mi dicono che la pratica non la possono cancellare del tutto (non possono togliere il protocollo per intenderci) ma l’hanno fermata la in sede da loro ed era comunque incompleta della documentazione necessaria, quindi non poteva comunque essere completata. Anche qua non so che cosa fare, ho paura di muovermi in qualsiasi senso, e di fare ulteriori danni.
Inoltre posso attivare le assicurazioni relative hai debiti di Papà? Non devo essere per forza erede per farne richiesta, mi dice più di un avvocato, e oltretutto ho 60 giorni dalla data del decesso per farne comunicazione. Oltretutto ho notato che queste assicurazioni richiedono lo storico medico dell’assicurato, ma lo deve fare per forza il medico curante? È costretto a dire tutto perché a papà era stato riscontrata l’ipertensione nel 2006, e il diabete mellito nel 2008, prima della stipula delle assicurazioni delle prime due finanziarie, e oltretutto aveva firmato la sezione di dichiarazione di stato di buona salute.
Non so cosa devo fare e mi sto LETTERALMENTE mangiando le mani.

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Aggiungo che la macchina del 1997, una Peugeout 306, la utilizzavo io, naturalmente fino alla data del decesso, e ci terrei a tenermela, purtroppo papà all'epoca non ha voluto fare il passaggio di proprietà, e neanche io gli ho proposto di pagarglielo di tasca mia, quindi mi prendo anche io le responsabilità.

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http://www.filbi.it/Tfr_decesso_lavoratore_successione.pdf

Non è che io sio un espertissimo di successione per i casi particolari, mi sono limitato a scrivere su Google "TFR in successione" per studiare la cosa, il link è sopra riportato cliccaci, in sostanza la ragione è dalla tua parte, leggi e fai leggere al datore di lavoro di tuo padre (trattasi di una risoluszione della A.E. del 2009). Chairito sto' fatto per il resto la migliore soluzione è accettare la eredità con beneficio di inventario, non ti arrovellare in altre scelte è la soluzione pià giusta e la migliore

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Attenzione ho letto che vi è anche una cesisone del quinto, di solito queste sono coperte anche dal TFR, per cui ti conviene informarti se tuo padre con la cessione abbia anche stipulato anche una assicurazione sulla vita (oltre una certa età sono obbligatorie per questo tipo di operazione), nel caso il TFR non viene toccato ma pagherà la assicurazione, altrimento lo vedo male il TFR

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La cessione del quinto non è garantita dal TFR per fortuna, mi sono informato. Altri consigli? Quella dicitura che mi hai linkato l'avevo già trovata, è un'ulteriore conferma di quello che sono convinto, anche se la parla di Inpdap e presumo quindi di lavori statali, mentre quella di papà alla fine è un'azienda privata anche se sovvenzionata dallo stato.

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Altro problema: sempre per quanto riguarda il TFR sono andato a parlare con l'ufficio che si occupa del personale 2 settimane fa per spiegargli come era la situazione, sembrava che avevano capito che mi dovevano dare liquidazione e indennità di mancato preavviso come figlio e non come erede soprattutto dal momento che proprio sul CCNL delle ferrovie è scritto all'Art 48 comma 3 "In caso di decesso del dipendente, la società corrisponde agli aventi diritto l’indennità
sostitutiva del preavviso, secondo quanto previsto all’art. 2122 del c.c."
e risentendoli in via ufficiosa mi dicono invece che si, mi spetta il TFR ma non mi spetta l'indennità, (che secondo loro spetta ancora agli eredi!!!) e che poi devo rilasciargli una dichiarazione di rinuncia all'eredità quando è chiaro che sarebbe una dichiarazione di successione, cosa proprio non prevista, dovrei dargli solo la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dove dico che sono il figlio e, naturalmente, il certificato di morte. Cosa devo fare? cioè sono passati quasi 2 mesi da quando papà è morto, dovevano essere loro a chiamarmi per liquidarmi il TFR di papà, stavo pensando di fargli scrivere dall'avvocato che forse si svegliano. Mi consigliate come muovermi?

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