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carissimi amici, questa è la prima volta che scrivo, e lo faccio per chiedere consigli di persone esperte in materia.in pratica sono socio al 50% con un altra persona , di una snc .vorrei (senza suscitare in alcun modo polemica con il mio socio) proporgli di uscire dalla società dandogli ovviamente quello che gli spetta. e qui nasce il problema cosa e quanto gli devo dare?se c'è qualcuno che mi può dare una informazione in merito posterà di seguito tutta la situazione.grazie per l'attenzione

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Signor Tony,penso che anche facendo una valutazione su dei dati...che vuol fornire...la prima cosa è sapere la disponibilità del suo socio ad accettare....e la situazione ...compresi i Vs rapporti...sia personali che economici.Se ha bisogno di soldi....potrebbe accettare anche qualcosa in meno del valore stimato e obbiettivo, se liquidato in contanti e a breve.Ma ammesso che abbia anche piacere a fare il Vs lavoro da ristoratore, diventerebbe una liquidazione di valore affettivo, e quindi al di là...della pura stima di avviamento della attività e ai beni strumentali, e arredi.Quindi ritengo quasi impossibile un'analisi quì sul web....di una questione simile....e di dare consigli...ad una parte sola...senza conoscere cosa ne pensa l'altra direttamente...come si fà in un arbitrato.Resto a disposizione ...per aiuti del tipo formale...e domande tecniche riferite, a questioni economiche generali.La saluto

Leo

"Il dubbio è l'inizio della conoscenza...."


Da consumarsi entro il: 27/02/09

Leo

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Egregio Sig Longoleo, la situazione è questa:Intanto abbiamo iniziato questa attività il 01 giugno scorso, dopo estenuanti attese tecniche e burocratiche nonchè amministrative, e dopo aver sborsato un sacco di soldi forse anche inutili per pratiche varie, la nostra attività, come ha capito, è nel campo della ristorazione, in effetti siamo una Pizzeria- stuzzicheria, abbiamo iniziato proprio perchè, penso, ci trovavamo ormai in ballo, e l'unico scopo del mio socio è quello di voler recuperare almeno in parte l'investimento occorso.Cosa mi fa pensare questo? il suo atteggiamento da strafottente, non se ne frega se il locale è pulito, non se ne frega più di tanto se e quando si apre, visto che lui per altri problemi lavorativi e familiari, si presenta tutte le sere verso le ore 20,00 circa. la prima domnda è quante pizze abbiamo venduto?Naturalmente io che ho investito tutto quello che avevo, mi faccio in quattro per portare avanti l'attività, mi preoccupo di andare a prendere il pizzaiolo e di riaccompagnarlo (giacchè questi è senza macchina), ma questo non è un problema, anche perchè è mio amico,mi preoccupo di fare la spesa, di contattare i fornitori, di tenere il magazzino merci ordinato, nonchè di provvedere alle pulizie del locale.Adesso però mi sono rotto, basta, il mio unico scopo è eliminarlo, lo so bisogna riandare da un notaio, predisporre una liquidità necessaria per liquidarlo ecc ecc.C'è un solo problema, l'azienda una snc è intestata a lui, e lo stesso è altresi titolare della licenza commerciale.la domanda è aspetto che mi prenda io la licenza e poi ne riparliamo?

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Sigor Tony, dirLe adesso....ma non ha avuto qualche sospetto prima....sull'atteggiamento del Suo socio....sembrerebbe ovvio.Le consiglio se non ha al momento la cifra per liquidarlo....di sopportare con pazienza e prepararsi per l'offerta.Non Le conviene nè litigare...nè fare offerte preventive...verbali, perchè a scadenza potrebbe chiedere altro per uscire.Se invece pensa che se ne può avviare la trattativa, la deve fare col notaio come verbale d'intesa....anche se le scadenze di liquidazione sono più in là.Saluti e auguri...se è competente.(in ristorazione)..vedrà che alla fine la perseveranza La premierà.

Leo

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Da consumarsi entro il: 27/02/09

Leo

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grazie longoleo, in effetti è quello che sto già facendo, sopportare, tuttavia mi viene da chiedere, : ma in definitiva, qualora questi accetterebbe una mia eventuale proposta, su cosa viene quantificato l'eventuale liquidazione.Per farla capire meglio: le espongo delle cifre che non sono poi lontane dalla realta.Intanto abbiamo iniziato questa avventura, quasi per gioco, nel lontano APRILE 2005 e fino al 31 MAGGIO 2008, abbiamo spese in parti uguali circa 20.000,00 euro per ristrutturazione locale, circa 14.000,00 euro per atti notarili, parcelle per consulenti varie, tributi camerali, contributi, spese di cancelleria, bolli e spese postali e bancarie, circa 14.000,00 euro per attrezzature varie, circa 1400,00 euro per pagamenti utenze. Quindi per un totale circa 50.000,00 euro pagati in parti uguali.A queste si sono poi aggiunte altre spese dal 01 GIUGNO 2008 data di avvio attività, a tutt'oggi per altre circa 48.000,00 euro che sono state pagate però con gli incassi derivanti dall'attività.Questo è più o meno il quadro della situazione, ma giusto per capire, in effetti su queste spese, cosa ha diritto, in che misura, se si considera anche l'usura delle attrezzature e in che percentuale e poi l'usura del locale che a distanza di circa 8 mesi dall'apertura già deve essere ritinteggiato.la ringrazio a priori delle informazioni che potrà darmi, è chiaro che per una lettura più approfondita mi rivolgero ad un consulente aziendale o commercialista

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C'è bisogno della valutazione da parte di un terzo, indipendente, o notaio....su base di dati certi..per vedere se l'avviamento fatto finora ha un valore (incasso medio giornaliero e/o mensile) e quanto vale la licenza commerciale, rapportata alla zona in cui state operando.Affidate ad altri questa stima...per l'accordo, vi conviene.

Leo

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Da consumarsi entro il: 28/02/09

Leo

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