Vorrei sottoporre alla vostra cortese attenzione un problema che credo ormai sia di dominio pubblico, quello della mancata ricarica della Social Card. Ho provato più volte ad iscrivere mia madre al sito Bancoposta per verificare il credito, ma pur avendo terminato la procedura di registrazione, alla fine inserendo utenza e password è impossibile entrare nei servizi di verifica del credito della Social Card.Ma è possibile che un pensionato debba disporre di un computer e di così tante cognizioni informatiche per vedersi riconosciuto un beneficio che assomiglia sempre più ad una truffa e un'elemosina?Ho provato anche a cercare per conto di mia madre, informazioni per la verifica del credito, ma sono sempre non chiare ed evasive.Ho già sentito molte persone che si sono lamentate per la mancanza del credito. Mia madre ha visto solo i soldi di Novembre e Dicembre 2008.L'accredito che doveva avvenire nei mesi successivi non è mai avvenuto.Qualcuno potrebbe essere così gentile da indicare cosa dovrei fare in concreto per denunciare un raggiro così sistematico ai danni dei pensionati come mia madre.Attendo fiducioso una Vostra risposta. Grazie.Vorrei dire un'ltima cosa al GovernoVERGOGNA..!!
Tony Saba
Tony Saba
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17/03/2009, ore 22:21
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18/03/2009, ore 00:30
La situazione sua è simile a molte, ma molte altre,tempo fa, se ne occupò la trasmissione mimandaraitre.Bla...bla...bla...Penso che la soluzione non vi sia.Dare 40 euro mensili con un sistema macchinoso e contorto,mi lascia dubbioso.Ognuno tragga le propie conclusioni. |
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18/03/2009, ore 16:47
Grazie per la risposta e la segnalazione. Vedrò se possibile l'archiovio video di mimandaraitre.Nel frattempo non c'è proprio nulla da fare? L' Adusbef ha preso qualche iniziativa a cui potrei aderire?Grazie. |
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26/03/2009, ore 12:28
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26/03/2009, ore 12:53
Leggevo oggi questo articolo:I CONSUMATORI Adusbef e Federconsumatori si fanno carico delle segnalazioni arrivate dai cittadini sulle inefficenze della ‘social card’. Le associazioni parlano di “carte mai ricaricate, mancata chiarezza riguardo ai prodotti sui quali è applicabile lo sconto, estrema difficoltà nel reperire i negozi abilitati”. Adusbef e Federconsumatori ribadiscono che «sarebbero altre le operazioni da adottare per aiutare veramente le famiglie in maggiore difficoltà, ad esempio attraverso l’aumento diretto delle pensioni sociali». “In attesa di una vera manovra a sostegno delle famiglie più disagiate», le associazioni assicurano che «daranno mandato ai propri legali per studiare misure di assistenza, anche attraverso pratiche di risarcimento per danno morale ed esistenziale.Ha chi posso rivolgermi? Grazie. |
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27/03/2009, ore 10:25
[quote]La situazione sua è simile a molte, ma molte altre,tempo fa, se ne occupò la trasmissione mimandaraitre.Bla...bla...bla...Penso che la soluzione non vi sia.Dare 40 euro mensili con un sistema macchinoso e contorto,mi lascia dubbioso.Ognuno tragga le propie conclusioni.Claudio[/quote]Grazie per la risposta ma ad oggi non ho avuto ancora dei consigli su quanto "in concreto" stà facendo l'Adusbef. Mi scusi ma dire "se ne occupò Mimandaraitre... bla bla bla.." e "penso che una soluzione non ci sia"... è, a mio parere una risposta un pò sommaria... come Lei dice, questo è il sistema, non può funzionare... ognuno tragga le sue conclusioni... Le ripeto gentilmente la domanda:Cosa dobbiamo fare, e a chi dovrei rivolgermi per provare nero su bianco, che questa ricarica non è stata fatta? L' adusbef ha predisposto una petizione internet? Da quello che ho potuto vedere su internet la cosa stà assumendo connotazioni oserei dire "bibliche". Molte testate giornalistiche parlano di "beffa della social card".Se non abbiamo risposte da voi, a chi dovremmo chiederle?Grazie. |
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