Laurentino, dove al posto della biblioteca spunta la palestra di boxedi pa.za. Quello di piazza Elsa Morante, quartiere Laurentino, è l'unico cantiere che ancora va avanti. È stato aperto nelle ultime settimane della vecchia giunta, fermarlo sarebbe stato troppo. Ma per dimostrare che il progetto di Veltroni è fallimentare, i nuovi inquilini del Campidoglio ce la stanno mettendo tutta. Lo spiega bene Alberto Voci del comitato di quartiere: «Il progetto della piazza prevedeva un collegamento pedonale con i palazzi del Laurentino: i 700mila euro sono già stanziati, ma il Campidoglio sostiene che quel percorso è a “rischio sicurezza”. In realtà, senza quel collegamento la piazza resterà deserta. Gli anziani non ce la faranno mai a raggiungere Elsa Morante, c'è un dislivello troppo ripido».Insomma, senza quel percorso pedonale, che Alemanno e i suoi immaginano già come teatro naturale per le aggressioni più disparate, la piazza morirà ancora prima di nascere. Così come sono già morti tanti altri progetti che al Laurentino aspettavano da un pezzo. Anche in questo caso, i soldi, almeno sulla carta ci sono. Sono quelli stanziati per i PRU, i piani di recupero urbano: la regione Lazio ha già erogato sei milioni di euro, ma nelle casse del Campidoglio non ce n'è traccia.Eppure i fondi erano vincolati alla realizzazione di opere decise insieme ai cittadini. Servivano in particolare a dare nuova vita ai “ponti” del Laurentino: collegamenti tra le diverse palazzine popolari, che avrebbero dovuto accogliere servizi e attività commerciali, ma nel corso degli anni si sono trasformati in luoghi di degrado e violenza. Alcuni, la giunta Veltroni li ha addirittura buttati giù. Altri, avrebbero avuto nuova vita proprio grazie al programma di riqualificazione: all'ottavo ponte sarebbe dovuto nascere un incubatore per nuove imprese, al quinto un centro culturale per giovani musicisti. E poi un impianto sportivo, aree verdi intorno al quartiere, una biblioteca.I nuovi inquilini del Campidoglio, al Laurentino, li hanno visti solo quando hanno spiegato le loro intenzioni: al posto della mediateca proponevano di realizzare una palestra di boxe. La sicurezza si difende così, con i guantoni e i paradenti.04 marzo 2009
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04/03/2009, ore 16:11
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