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Discussione spostata dall'area "Supporto tecnico".

- Discussione off-topic

ho ereditato (con regolare testamento olografo pubblicato ecc. ecc.) da un parente vedovo, un libretto nominativo cointestato anche alla defunta moglie. All'ufficio postale di competenza ho presentato tutti i documenti richiesti cioè: copia autentica testamento rilasciata dal notaio, atto di notorietà autenticato dal tribunale, copia testamento della defunta moglie che nominava erede il marito, certificato di morte, per poter risuotere la somma depositata. Dalla presentazione della richiesta sono passati oltre due mesi, ma dei soldi manco l'ombra. Ho sollecitato, e dalle poste è arrivata un'altra richiesta: una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dove dovrei indicare chi sono gli eredi legittimi della defunta zia. Ma allora a cosa serve il testamento olografo regolarmente pubblicato e gia inviatogli. (Preciso che anche per la riscossione di postafuturo unico hanno richiesto lo stesso tipo di documentazione ed al mio rifiuto di inviare un simile documento, ho anche comunicato al call center di aver dato l'incarico ad un legale per la tutela dei miei interessi. Dopo circa una settimana hanno liquidato gli importi relativi ai prodotti postafuturo). Come devo comportarmi in proposito? è possibile che dobbiamo sottostare sempre alla prepotenza di persone che lavorano e ragionano col paraocchi? Grazie a chi mi saprà illuminare.

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E' evidente che non ti intendi di successioni.E' anche evidente che le cose non sono state fatte bene.Era necessario modificare il libretto dopo la morte della moglie.Comunque dovrebbe bastare portare alla posta la successione No 1 + la successione No 2 (ultima).E' stata fatta la successione No. 1 vero?Temo che dovrai affidarti a professionista del settore vista l'ignoranza in merito (Ignoranza non in senso dispregiativo s'intende)

sorcettoroditore
Sorcettoroditore

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Per eredi legittimi si intendono in questo caso gli eventuali figli.In italia infatti sono considerati eredi legittimi il coniuge e i figli del de cuius che per legge non possono essere diseredati.Infatti, a costoro indipendentemente dalle volontà testamentarie, il codice civile riserva la cosiddetta quota di legittima peraltro varia in base al numero del legittimari.Il de cuius, poteva disporre liberamente solo della quota disponibile che va calcolata come differenza tra l'intero e la quota di legittima.Se ad esempio il tuo parente era privo di figli e la moglie era mancata in precedenza, egli poteva disporre per intero del proprio patrimonio, e quindi è sufficiente che tu dichiari che non vi erano eredi legittimi.Nel caso invece che esistano dei figli, è necessario stabilire se l'importo del libretto sia inferiore alla quota di disponibile oppure no.Nel primo caso, il testatore poteva disporre pienamente nelle sue ultime volontà di quel libretto e tu non dovresti avere problemi, nel caso invece che l'importo vada a ledere la quota di legittima degli eventuali figli, esso dovrà essere ridotto fino a riportarlo alla quota di disponibile.

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Non capisco perchè questo messaggio è nella sezione supporto tecnico

Poche idee,ma confuse.
(E. Flaiano)

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