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ho ereditato (con regolare testamento olografo pubblicato ecc. ecc.) da un parente vedovo, un libretto nominativo cointestato anche alla defunta moglie. All'ufficio postale di competenza ho presentato tutti i documenti richiesti cioè: copia autentica testamento rilasciata dal notaio, atto di notorietà autenticato dal tribunale, copia testamento della defunta moglie che nominava erede il marito, certificato di morte, per poter risuotere la somma depositata. Dalla presentazione della richiesta sono passati oltre due mesi, ma dei soldi manco l'ombra. Ho sollecitato, e dalle poste è arrivata un'altra richiesta: una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dove dovrei indicare chi sono gli eredi legittimi della defunta zia. Ma allora a cosa serve il testamento olografo regolarmente pubblicato e gia inviatogli. (Preciso che anche per la riscossione di postafuturo unico hanno richiesto lo stesso tipo di documentazione ed al mio rifiuto di inviare un simile documento, ho anche comunicato al call center di aver dato l'incarico ad un legale per la tutela dei miei interessi. Dopo circa una settimana hanno liquidato gli importi relativi ai prodotti postafuturo). Come devo comportarmi in proposito? è possibile che dobbiamo sottostare sempre alla prepotenza di persone che lavorano e ragionano col paraocchi? Grazie a chi mi saprà illuminare.