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Mi è arrivato un verbale di un autovelox in autostrada, da 357€, -10 punti e 1 mese di patente.L'auto in oggetto era aziendale. L'azienda, senza dirmi nulla, ha girato i miei dati alla Polstrada e la multa mi è arrivata a casa.Problema: l'auto è assegnata a me solo "formalmente", perchè in realtà la usano cani e porci senza che l'uso sia minimamente tracciato. Quindi, a distanza di 4 mesi, nessuno sa chi stesse veramente impiegando la vettura.Posso fare ricorso in qualche modo, presentando testimonianza delle persone che lavorano nel mio ufficio circa la non tracciabilità di chi veramente impiegava l'auto? Oppure lascio perdere e pago i danni di un altro?

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Per prima cosa, grazie della risposta. Un altro paio di domande, se posso...Come detto, posso provare, eventualmente a mezzo di testimonianze, che l'auto POTEVA essere usata da altre persone senza che ne lasciassero traccia. Ma non posso inconfutabilmente dimostrare né che io fossi in altro luogo, né che certamente qualcun altro stesse impiegando il mezzo.Ho però trovato la sentenza n. 7008 (28/03/2006) della Cassazione che fondamentalmente enuncia che il proprietario del veicolo è obbligato al pagamento della sanzione amministrativa, ma non è soggetto alla decurtazione dei punti ed alla sospensione della patente se la contravvenzione non sia stata immediatamente notificata.Ora, in questo caso io NON sono il proprietario del veicolo, ma la ditta mi ha indicato come "responsabile" dello stesso. Dimsotrando che altri avrebbero POTUTO guidare la vettura, ci sono gli estremi per il ricorso per la sola sanzione della sospensione della patente e della decurtazione dei punti?Ovvero, anche se ingoiando il boccone amaro, pago il verbale (non mi va di rischiare di pagare oltre 700€ in caso di rigetto), ma ricorro per la sola sanzione accessoria.In questo caso, converrebbe fare ricorso al Prefetto oppure al Giudice di Pace? Oppure, starsene a piedi per un mese? ;-)Grazie

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