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Ciao a tutti!Avevo descritto precedentemente la mia situazione in questo post:http://www.adusbef.it/forum/leggi.asp?P=2&S=5&F=17&id=304302Come ho scritto nel titolo, gli aggiornamenti sono negativi, ma tenendo alla mia salute, non intendo ammalarmi (di nuovo) per colpa delle angherie della vita.Vi chiedo l'enorme favore di leggere il thread che ho linkato per capire la prima parte della vicenda. Qui vi espongo il seguito (sperando di non aver fatto un errore aprendone uno nuovo...).Qualche giorno prima della scadenza della rata del mio mutuo (che scadeva il 10) sono andata in banca a sincerarmi che effettivamente non fosse immediata la segnalazione al crif (scusate, ma è la prima volta per me...) e già che c'ero ho chiesto alla collaboratrice del direttore se ci fosse una risposta scritta alla mia richiesta rifiutata di rinegoziazione del mutuo. Mi viene risposto di no e finisce lì.Qualche giorno dopo mi chiama il direttore appena tornato dalla ferie urlandomi di tutto al telefono... il tutto perchè mi ero permessa di chiedere uno scritto a prova del rifiuto della sede centrale. In pratica io che rischio di finire nei casini passo per la cattiva e lui per l'agnellino... e vabbé... Alla fine di ciò mi dice chiaramente che lui nemmeno l'ha passata la richiesta alla sede, sicuro del loro rifiuto, ma che se io avessi insistito avrebbe potuto farlo, ma sarebbero passati almeno due mesi e quindi la mia segnalazione in sofferenza sarebbe già avvenuta (peccato che sono giusto due mesi che faccio avanti e indietro dalla banca...).Ho evitato di far inoltrare questa richiesta visti i presupposti e parallelamente ho mosso altri infruttuosi passi...Innanzitutto ho chiesto appuntamento ad un legale dell'Adusbef, ma prima di settembre non c'è posto. Mi hanno consigliato telefonicamente di iniziare a muovermi mandando una lettera raccomandata alla mia banca con la Banca d'Italia in conoscenza, in cui faccio presente di aver richiesto la rinegoziazione del mutuo specificando i motivi e di aver ricevuto risposta negativa... dopo di che, ho aperto una carta ricaricabile con PostePay e una con IBAN per me una per mia madre presso un'altra banca.In più ho inoltrato una richiesta di surroga/prestito a quest'altra banca allo scopo di coprire il debito originario, da risanare con una rata più bassa.Neanche a dirlo, anche questa banca mi ha dato il KO senza passare dalla sede centrale. La risposta è omologata: "non esiste un prodotto che le permetta di avere quella cifra (circa 40000 euro) in più di 8 anni, quindi la rata resta simile alla sua, circa 800 euro"... Ho allora chiesto se invece di un mutuo impresa mi potessero concedere un prestito personale... niente... in questo caso possono essere solo mutui ipotecari e io non ho proprietà.Ora, mi resterebbe da interrogare una finanziaria, sapendo che seppur accettassero, a fronte di 40000 euro di prestito, come minimo ne dovrei restituire 60000 (cifre dette a caso, per intendere che mi ammazzerebbero di interessi), ma per non essere segnalata magari potrei farlo... Se ricevessi un altro rifiuto oppure se non chiedessi proprio a loro, cosa resterebbe da fare?- non dormire più la notte e ammalarmi di nuovo di attacchi di panico finendo nuovamente in terapia...- fregarmene e non pagare più la banca, accettando le conseguenze, ma potendo godere della salute mentale ritrovata...Opterei per la seconda ipotesi, però ci sono dei dubbi.I soliti dubbi... cioè cosa mi succederà e in che tempi?La mia condizione attuale è: partita iva ancora aperta visto che lavoro con un e-commerce, però allo stato attuale ancora non incasso perchè è aperto da pochi giorni e poi ora c'è luglio e agosto di mezzo... Idem per il lavoro da dipendente che ancora non ho trovato... Non ho proprietà di nessun genere, tranne una macchina vecchia che può valere 1000 euro esagerando. Ho una pensione integrativa (di circa 8000 euro) che non è pignorabile e che nella mia condizione devo tenere ferma perchè in caso di gravi emergenze (malattie, morte, è l'unica fonte da cui posso attingere) .Le uniche incombenze che continuo a pagare sono quelle statali ed erariali quindi INPS, IVA e tasse varie perchè con lo Stato preferirei non avere pendenze...Mia madre, garante nel mio mutuo, percepisce circa 900 euro di stipendio e la sua unica proprietà è una macchina che ora varrà sui 6000 euro, ma lei la sta ancora pagando a rate...Viviamo nelle case popolari con un affitto di circa 300 euro.Dubito che possano toglierci qualcosa, anche l'eventuale quinto a mia madre... inoltre il problema riguarda anche la mia attività...Voglio dire, se io deposito i prossimi incassi (esigui) sulla carta con iban, la banca creditrice può tramite il recupero crediti attingere a quelle somme? Se è così, cosa devo fare? Tenermi tutta la vita i soldi sotto il materasso?? Immagino che arriverà prima una lettera tipo bonaria e poi un'ingiunzione. Che faccio, ricorro adducendo per esempio che sono nullatenente e che ho chiesto di pagare in condizioni di maggiore favore, ma mi è stato negato?Si arrenderanno prima o poi??E poi, per quanti anni resterò segnalata e quindi lontana dal credito (il mutuo scade a dicembre 2014) se non pago?E se per un qualsiasi miracolo (impossibile) in un futuro dovessi pagare per intero o pattuendo un saldo e stralcio, fino a quando resto segnalata?? Guardate dove sono finita per aver cercato di crearmi da sola un lavoro onesto per vivere visto che il bel paese non me lo dava... Spero nelle vostre risposte e vi ringrazio anticipatamente.Belkis

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fai una bella lettera raccomandata in cui descrivi nei dettagli il tutto e poi la invii alla sede centrale, all'Abi e all'Adusbef così che ci sia traccia della tua richiesta "bloccata" arbitrariamente dal direttore

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile...

Fa presto il bue a dare del cornuto all'asino... ma se si guardasse allo specchio...

mika_80x

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile... Fa presto il bue a dare del cornuto all'asino... ma se si guardasse allo specchio... mika_80x

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non sarei così "pacifico": se un responsabile di filiale non manda avanti una pratica di mutuo, è contro il suo interesse, perchè è sicuro che non sta nemmeno cercando di "fare il budget" ma lo fa solo perchè è sostanzialmente certo che la pratica non sarà "passata".ovvero di arbitrario c'è proprio ben poco, al massimo può provare a mandarla in sede, se il cliente proprio insiste, ma il responsabile di filiale sa bene che uno dei parametri con cui viene valutato è l'indice dei rifiuti, quello totale e i due prima e dopo l'inoltro in sede...

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infatti come detto in precedenza, il direttore ha una paura fottuta che la sede centrale scopra che inizialmente mi ha concesso il mutuo senza nessun immobile a garanzia.... Avevamo un immobile di valore veramente esiguo (minore all'importo concesso col mutuo), ma non è stato inserito nel contratto di mutuo... diciamo che il direttore sapeva che c'era in caso di necessità... Però io due anni fa l'ho venduto senza avvisarlo (e senza che lui se ne accorgesse per tempo)... e mi ha chiaramente detto che se la sede centrale scopre questa cosa per lui sono dolori...Per la cronaca il ricavato della vendita dell'immobile è stato quasi interamente versato nel conto della mia attività per poter andare avanti col lavoro, quindi per intenderci non ho usato somme a sproposito per divertirmi, ma ho "sperperato" tutto quello che avevo nella speranza di far funzionare la mia attività... è questo che mi manda in bestia... avrei fatto meglio a comprarmi una macchina e farmi qualche vacanza ai Tropici... almeno rovinata per rovinata mi sarei passata una serie di lussi... invece, 4 anni di rinunce per trovarmi nei guai... incredibile...Allora che dite, procedo con la lettera??? (Per inciso non mi interessa fare la guerra al direttore, ma uscirne al meglio da questa storia...).Nel frattempo sto continuando a cercare informazioni ovunque e credo che alla fine o metto la poca liquidità a mia disposizione (quella per mangiare e pagare le bollette) sotto il materasso o in un libretto al portatore... per nulla sicuro, ma almeno impignorabile...

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Mi piacerebbe avere anche l'opinione del Sig. Cagliostro... ho letto molti altri thread e ho apprezzato la sua competenza e anche la schiettezza... Grazie.

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BELKISin genere salto perchè sennò mi esaurisco,ma stavoilta ho fatto una eccezione e siccome il dramma esistenziale ed economico è enorme mi limito solo a qualche prezisazione. Tu scrivi :<<<....la sede centrale non ha accettato assolutamente la mia richiesta.... come se non bastasse, se ne è uscita con altre proposte fantasiose e inaccettabili...... In questo modo invece di essere segnalata al CRIF come non pagatrice sarei segnalata come "sofferente"!!!!>>>Non esistono queste distinzioni paracule. Crif è una schedatura e basta. O ci sei o non ci sei. Lascia perdere gli imbonitori da fiera del carciofo.... <<Esattamente. Il Fracchia Direttore ti ha peso solo in giro,sennò ti pare che una risposta simile non ti sarebbe arrivata personalmente ?<<< ......Io dal canto mio ho detto alla signora che la cosa non finisce qui. Che mi sarei rivolta ad un'associazione di categoria competente e non solo, e le ho preannunciato che avrei chiuso i 3 conti intestati.....>>>E sai a quella gallina quanto glie ne frega ?<<>>Secondo me sei già segnalata. <<>>Rivolgersi ad un avvocato capace di toglierti da queste sabbie mobili.Un civilista....per salvare il salvabile,magari bypassando la Filiale e interloquendo direttamente con la sede principale.<<>Non sanno che farsene della macchina......<<>E fai bene,quello sì che ha una memoria di elefante....<>>Garanbtisce a malapena la sua sopravvivenza. E basta.<<>Dubbio legittimo,anzi,esatto.<<>Nossignore.<<>>Non esageriamo,in fondo non sei mica una criminale che ti possono sequestrare i conti e etc......<<>No. Basta sempolicemente che te ne infischi. MA ti consiglio sempre la via dell'avvocato civilista con tre palle possibilmente.<<>>Ovvio. La Banca ha interesse di recuperare,ma sempre che si siano i presupposti e sempre nel più breve tempo possibile.<<>>Nell'archivio della Banca ci sarai fino alla morte ed anche olltre se qualche tuo congiunto non gli porta il certificato di morte......In crif.diciamo almeno tra i 10/15 anni. Almeno.......<<Altra favoletta metropolitana a cura degli apostoli infiltrati. Il saldo a stralcio non significa che ti cancellano. Non cambia assolutamente niente sotto quel profilo. Cambia solo che chiudi la pendenza finanziaria con un accordo forfettario che estingue la pratica ma non il dèbito. Della serie,la verginità finanziaria persa,l'avrai ( in crif ) solo dopo decenni. Mentre in quella Banca,non potrai metterci più piede. Ergastolo. <<>Impignorabile IN TEORIA.

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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