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la tenuta di un conto corrente dedicato all'azienda non è più un obbligo di legge, ma solo una comofità, e i beni dell'azienda sono pignorabili al massimo per un quinto, sempre che non siano disponibili altri beni a soddisfazione del creditore.

getto la spugna. gustavo sei un cretino.

vanessa si rassegni, poi faccia quello che crede.. il porco di gustavo le racconta balle perche' se seguisse il consiglio finirebbe prima o poi nelle peste. conto aziendale non obbligatorio centra un cavolo. cosi lo pignorano subito.ci mette la cessione del quinto di stipendio sui beni aziendali. roba da circo si legga questo articolo e poi chiuda il post. spiegazioni non ce ne sono altre.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2014/03/06/news/cento-bar-in-crisi-pignorati-anche-i-tavoli-1.8800305

hannibal si ostina a non leggere, altro che cuscinetto, qui ci vuole il domatore!

c/c non obbligatorio era funzionale a dire che io non ho parlato mai di obbligo, ma confermo che si tratta di necessità operativa.

i beni dell'azienda, rovesciando la frase, sono pignorabili anche oltre il quinto, al contrario di quanto dice vanesa, in quanto hai voglia di trovare altri beni in un bar. nell'articolo citato da hannibal, infatti, si dice che sono state lasciate solo le bevande in quanto deperibili. i panini forse sono stati mangiati. come è ovvio, vanesa, io e hannibal stiamo dicendo la stessa cosa: i beni del bar sono pignorabili, conto corrente compreso, e a te conviene trovare "persone fidate", per usare l'espressione di pollice.

mo', so' cazzi di pollice calmare la belva, ma è l'incombenza di chi si propone come domatore, più che come moderatore o cuscinetto.

papale papale - sei una merdaccia, cacciaballe - non credo pollice voglia intervenire