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Finanziarie, scarsa trasparenzae tassi alti I DATI dell'Osservatorio mensile Credito al consumo parlano chiaro: le famiglie italiane continuano a indebitarsi. E il problema riguarda anche Lodi. La gente continua a chiedere prestiti e sono cambiate le tipologie d'indebitamento. Sono diminuiti infatti i prestiti personali e quelli finalizzati all'acquisto di beni di consumo, ma sono in aumento le cessioni del quinto dello stipendio e della pensione, effettuati principalmente dallefinanziare. Le società di questo tipo, che solo a Lodi sono dieci, hanno un ruolo centrale nel business dei prestiti. Ma attenzione. È bastato entrare in tre finanziarie e fingersi a caccia di un prestito per capire come alcune società approfittino della situazione, garantendo sì prestiti, ma a tassi di interesse che superano le medie rilevate dalla Banca d'Italia, o che addirittura sfiorano le soglie dell'usura. NELLA PRIMA finanziaria dove il cronista de «Il Giorno» ha chiesto un prestito da 5mila euro da rimborsare in 60 mesi l'agente ha preteso un rimborso mensile di 110 euro, corrispondente a un «Tan» (tasso annuo nominale) dell'11,5%. Ma il tasso medio di Bankitalia è fissato al 9,53%. Enon finisce qui. L'agente si è ben guardato dallo specificare a quanto ammontasse il Taeg (tasso annuo effettivo globale), che è il parametro di riferimento che comprende tutte le voci di costo da rimborsare. Perché non è il Tan, bensì il Taeg, che bisogna sempre conoscere e tenere inconsiderazione. È la cifra che consente di sapere a quanto ammontano tuttele condizioni previste dal contratto: tasso applicato, commissioni di mediazione, assicurazione, spese di notifica, istruttoria e commissioni postali. NELLA SECONDA finanziaria, alla richiesta di un prestito da 16.000, il mediatore creditizio ha offerto 72 rate mensili da 331,25 euro l'una. Al cliente tocca sborsare 23.850 euro, cioè 7.850 euro in più rispetto ai soldi richiesti. Perché il Tan è dell'11,5% mentre il Taeg sale al 12,62%, superiore di ben tre punti rispetto al tasso medio di Bankitalia. È nell'ultima finanziaria interpellata, però, che è stato chiesto il tasso più alto. Per un prestito di 10.250 euro rimborsabile in 72 mesi, rate da 205,30 euro per un totale di 14.781 euro. Tan al 11,96%, ben più preoccupante il Taeg: 13,68%, sfiorando la soglia d'usura stabilita da Bankitalia del 14,295%. Ricapitolando, su tre casi, tutti e tre superavano il tasso medio stabilito: nel primo caso non è stato comunicato a quanto ammontava il Taeg e nel terzo, il tasso annuo effettivo globale era appena sotto la soglia dell'usura. Quella soglia sopra la quale i tassi d'interesse con cui sono forniti i prestiti vengono considerati illegali, perché il rimborso è molto difficile se non impossibile. Da.Be. Fonte:ilgiorno.ilsole24ore.com
Indro Montanelli usava dire che in Italia non è sufficiente aver ragione: occorre trovare un giudice che lo riconosca!

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CINZIAprima di pubblicare certti articoli scandalistici e fuorvianti,dovevi chiedere un a RFRIGAU....................

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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Guardate che in questo articolo non c'è niente di nuovo... Quando c'è una finanziaria e soprattutto un intermediario di mezzo, il denaro lo si paga sempre di più... perchè fa 2 passaggi al posto di 1... ma si riescono ad avere importi che in banca non si riuscirebbe ad avere... come dico sempre io, ad ognuno il suo tasso... il buon cliente tasso basso, quello rischioso tasso alto.

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Concordo, in una banca molto nota a livello nazionale mi hanno chiesto il 13,40% di Taeg....per una cessione del quinto.

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Perché rivolgersi alle finanziare?Il cronista ha fatto bene a farsi un giro delle finanziarie, visto che il suo mestiere è documentare, ma quel famoso tasso medio della Banca d'Italia sarà (deduco) una media tra tassi applicati dalle banche, tendenzialmente minori, e quelli applicati da finanziarie, ben più alti.E' chiaro che il risultato sia sopra la media.La finanziaria chiede di più? Basta non andarci!

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POLDOa te,RFRIGAU, ti manderà una forma di pecorino alla stricnina.........

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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