Vado subito al dunque :ho contratto 4 anni fa un mutuo chirografario con istituto di credito con attuale capitale residuo di 45000 euro. sono indietro con le rate da dieci mesi per cui l'istituto ha attivato società di recupero crediti. la domanda è: supponendo che continui a non pagare(non ne ho più la possibilità) la banca puo procedere a pignoramento immobiliare? sono infatti proprietario di abitazione (l'unico mio bene aggredibile) sulla quale insistono due mutui ipotecari con altri istituti di credito in regola con i pagamenti. Se sì come si comporterebbero tali istituti? Procederebbero anche loro a revoca dei mutui? Preciso che il capitale residuo di tali mutui è molto alto (il 90% dell'erogato) ed inoltre ho altre pendenze in sospeso per un valore di 20000 euro. ringraziandovi anticipatamente vi porgo distinti saluti
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17/01/2009, ore 18:27
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17/01/2009, ore 19:10
Possono inscrivere ipoteca di secondo grado, dopo le banche citate.Cosa fanno le banche è soggettivo.....così per esperienza sul campo se non si è al 100% affidabile, potrebbero chiederLe di intervenire perchè dovrebbe guardare il contratto originale, se prevede la chiusura del contratto mutuo se concorrono altri creditori all'ipoteca,o se ci sono segnali d'insolvibilità, quindi l'ipoteca di primo grado potrebbe essere stata chiesta in modo esclusivo......Allora il discorso diventa serio.... |
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17/01/2009, ore 19:28
Grazie molte.Allora preciso che per quanto riguarda i mutui ipotecari sulla casa esiste una ipoteca di 1 grado con un istituto, una di secondo con l'altro.Nel contratto di mutuo si dice che qualora la banca venisse a conoscenza di diminuita capacità contributiva puo annullare il finanziamento e chiedere la restituzione della intera somma erogata.Insomma non so che fare....aspettare gli eventi? non ho possibilità alcuna di sanare il debito...a questo punto, mi chiedo, che senso ha continuare ad essere in regola con i mutui....cosa mi potete consigliare? |
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18/01/2009, ore 12:35
Siccome la procedura espropriativa è lunga è và rapportata alle difficoltà, in loco (tribunale/mercato immobiliare)....la via lineare è quella di provare la vendita se ne vale la pena, e coprire tutte le sofferenze....dipende in genere anche dal valore e pregio della proprietà. |
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18/01/2009, ore 12:51
Se si sa che non si potrà in futuro saldare un debito di importo elevato,o quanto meno di ottenere uno "sconto", allora ci si tutela per tempo, sapendo che il creditore sicuramente agirà sui beni immobili, mi pare evidente che...nn si aspetta;ogni giorno che passa va a vantaggio ( di solito) del creditore. |
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19/01/2009, ore 09:43
Grazie per i consigli ma cosa intendete per tutelarsi per tempo? E inoltre qualora si proceda al pignoramento la faccenda sarà definitivamente chiusa o mi cercheranno vita natural durante? |
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