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Ormai sono 10 mesi che non pago le rate di Agos 411euro/mese per prestito di 30.000 fatto nel 2008 e Compass 348 euro/mese per prestito di 16.000 fatto nel 2010. Oltre a 3 raccomandate spedite alle 2 società per la riduzione della rata dove tra l’altro spiegavo i motivi comprovando tutte le giustificazioni a mio favore non si sono fatti sentire tranne i recupero crediti al quale ho risposto che ho accettavano la riduzione oppure avanti con il decreto ingiuntivo. Fino ad ora non ho ricevuto alcuna D.B.T. ma solo telefonate da studi legali. Ho mandato alle finanziare 3 raccomandate a/r per richiedere una riduzione del 50% delle rate per un periodo di 24 mesi, in attesa che le cose andranno un po meglio ma non ho ricevuto alcuna risposta allegando estratti conto e tutta la documentazione attestante la grave difficoltà economica.

Premetto che oltre ai 2 finanziamenti continuo a pagare regolarmente seppur con enormi sacrifici lacrime e sangue per la mia famiglia 100 € carta revolving Unicredit; 80 € Neos prest. pers. 2500 € ; 70€ Compassper prestito auto 2.900€ ; 80€ carta revolving Compass 1500€ circa 400 € mensili .

Capisco che sono soldi buttati che non serviranno a nulla ma li pago proprio per dimostrare eventualmente a qualche giudice comprensivo la mia buona volontà (forse mi sbaglio).

Tutto questo a fronte di uno stipendio inp. statale di € 1300 di cui già detratte cessione del V° di € 330 mens.fino al 2019 + più delega di € 329 mens. fino al 2019.

A conti fatti adesso mi rimangono circa 900 € al mese da cui pagare condominio, utenze varie, e soprattutto mantenimento familiare 3 figli in età scolastica (superiori, medie ,elementari) mia moglie è casalinga di tanto in tanto trova un lavoretto ad ore si e no raccimola 150/200 al mese.

Non ho proprietà, la casa dove vivo è alloggio popolare.

Ho dovuto sospendere i pagamenti perchè mi rimanevano per campare circa 200 € al mese è stata una scelta obbligata, anche se adesso rimangono tanti sacrifici come ho detto sopra con gli aumenti soprattutto degli alimentari quasi triplicati. Consigliatemi come muovermi per il prossimo futuro? cosa devo aspettarmi ? oltre al decreto ingiuntivo al quale mi opporrò nella speranza che un giudice possa pignorare il meno possibile se non sospendere la delega per il pignoramento. Stò anche pensando di fare una separazione legale fittizia per gli alimenti,

Risposta di Ludmilla Karadzic

12 marzo 2012 at 06:50#167142

Penso che lei stia sbagliando, e di grosso.

Sta buttando via soldi per un senso dell’onore fuori luogo, ed una speranza che andrà puntualmente delusa. Quella di vedere riconosciuta da un giudice l’eroica difesa del suo “credit score”, portata avanti fino all’estremo sacrificio, fino all’ultimo cent.

Il giudice nemmeno leggerà le sue memorie, posto che le rimarranno soldi per pagare un avvocato che l’assista in sede di opposizione al decreto ingiuntivo.

E che opposizione poi? Il giudice deve vagliare il ricorso del creditore per esaminare che il credito sia certo, liquido ed esigibile. Dopodiché firmerà il decreto.

E quando il suo datore di lavoro sarà chiamato a comparire per la dichiarazione di cui all’articolo 547 c.p.c., il giudice gli chiederà solo se il dipendente ha precedenti cessioni del quinto o pignoramenti per crediti alimentari che già gravano sullo stipendio. Giusto per verificare la capienza.

Nessuno domanderà ai creditori procedenti in base a quali garanzie sono stati concessi prestiti che richiedono, per il debitore, un esborso quasi equivalente allo stipendio percepito.

Cosa potranno mai rispondere? Che nessuno sapeva? Il fatto è che quando le iene fiutano il sangue di un lavoratore dipendente o di un pensionato, non vanno tanto per il sottile.

Eppoi, i creditori originari che le hanno concesso i prestiti neanche ci sono più.

Il loro posto l’hanno preso i saprofiti che comprano una pratica da 30 mila euro per 300. I “cummenda”, i nuovi palazzinari, quelli che dopo la crisi del mattone ed i costi lievitati a dismisura per corrompere chi potesse modificare un piano regolatore, si sono buttati nel “recupero crediti”.

Le famose società di recupero crediti, che ingrassano sulla gente in difficoltà, sfruttando il lavoro di altra povera gente (gli addetti al contact center che la contattano) a 600 mila euro/mese e con due euro di provvigione su una rata estorta di duecento.

Ecco, lei sta sacrificando la sua famiglia per questa gente. Inutilmente poi, per un capriccio. La suaesposizione debitoria non è sostenibile. Se ci fosse il fallimento nel credito al consumo, lei sarebbe stato dichiarato fallito da un pezzo.

Chiuda i rubinetti con tutti gli attuali creditori, nessuno escluso. Se può, chieda una cessione del quintosubito. Magari anche un prestito delega.

Poi attenda con dignitosa rassegnazione che i creditori procedano al pignoramento del quinto del suo stipendio. Se riterranno di farlo (il che è tutto da vedere, visto che le spese da sostenere rispetto al capitale minimo investito sono rilevanti).

Otterrà, comunque, una ristrutturazione forzosa del debito con una rata che le consentirà di vivere, insieme alla sua famiglia, in modo decente. Ed in più, si ritroverà i creditori ad augurarle lunga vita …

Dia retta a chi le risponde. Si penta!

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se tu non paghi dei prestiti regolarmente contratti non hai molto da dimostrare buona volontà o altro. comunque i tuoi debitori hanno il sacrosanto diritto di essere rimborsati.

se loro si sono rifiutati di ridurti le rate, a questo punto l'unica cosa che puoi fare è non pagare, e rassegnarti (mi sa per molto tempo) a vederti pignorato un quinto dello stipendio (mi sembra di capire che adesso hai in atto una cessione volontaria del quinto, quindi possono porcedere con il pignoramneto).

se non hai proprietà non ti pignoreranno niente altro.

ovviamente per molti anni nessuno ti presterà neppure un centesimo...

a questo punto mi permetto permetto però di chiederti come ti è venuto in mente di indebitarti così tanto?????????????????????????????

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Ma non ti basta la risposta di Ludmilla Karadzic

Noticina in quel Blog, risponde solo una persona, ma in compenso ha 20 Nick diversi.

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Indebitati rovina dell'Italia. Economia a scatafscio per colpa loro. al rogo.

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finanza2012 calma con le parole

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finanza2012. ho grande rispetto x la guardia di finanza. ma il tuo parlare, brucia le memorie di grandi personaggi.....anche tu potresti indebbitarti e nn riuscire a pagare le rate, mai dire gatto se nn ce lai nel sacco....

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