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Buongiorno,vi sottopongo il seguente quesito:

Ho stipulato un contratto di mutuo con una banca (1) a tasso variabile di euribord 6M+0,7 ed importo iniziale di 165000 euro e floor del 3% ad agosto la rata era di 900 euro al mese comprensiva di capitale ed interessi.

Viste le condizioni di mercato voglio valutare la possibilità di una surroga con tasso fisso.

Una banca (2) mi propone una rata di circa 780 euro/mese con il solo vincolo di portare l'estensione del mutuo dai 13 anni a 15 anni.

Propongo un accordo alla banca 1 e ci accordiamo per una rata fissa al 3% per le prossime 151 mensilità.

Verbalmente era implicito che la rata rimanesse di 900 euro visto che sino a quel momento era quella la rata che andavo a pagare, ma questa non è stata formalmente scritta sul nuovo contratto.

Ora dopo un mese al primo pagamento mi ritrovo con una rata di 944 euro mese e alla mia richiesta di spiegazioni mi si dice che è stata fatta una media tra quanto pago oggi e quello che avrei pagato alle condizioni attuali allo scadere del mutuo.

Forse sbaglio ma mi sento un pò preso per il naso visto che tale modalità di calcolo non è specificata nel contratto e ne mai concordata, inoltre ritengo abbastanza spannometrica.

Ritengo che l'unico modo di giustificare una rata di 944 euro è averla calcolata sul debito e sulla durata residua, ma ritengo non corretto, forse a torto, tale metodo in quanto non si tratta di un nuovo contratto ma di una variazione contrattuale e quindi debito e durata devono essere quelli iniziali , in questo modo torniamo alla rata concordata verbalmente di 900 euro.

I dati completi sono:

Debito iniziale: 165000 euro tasso varibile con floor 3%

rata prima della variazione 900 euro variabile;

rate pagate ad oggi 113;

rate ad estinzione 151;

rata dopo variazione 940;

interesse (fisso) dopo variazione 3%

Vi ringrazio anticipatamente

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Vediamo di capire,tu avevi un tasso variabile con un floor al 3%,di fatto pagavi il 3%,la rinegoziazione che avete fatto ha cambiato il mutuo da variabile a fisso sempre al 3%,quindi la rata e durata debbono matematicamente restare costanti.

Se dunque il tasso è diventato fisso e la rata è passata a 940 eu,vuol dire che il tasso effettivo praticato è> del 3.

Quello che la banca afferma:

mi si dice che è stata fatta una media tra quanto pago oggi e quello che avrei pagato alle condizioni attuali allo scadere del mutuo.

è una pura invenzione campata in aria.

La condizione floor,serve alla banca per avere una remunerazione minima in caso di eu in discesa,ed al finanziato una protezione se lo stesso prende la direzione opposta.

In questo caso la banca ha agito unilateralmente,e SCIENTEMENTE, anche se ha avuto il tuo consenso scritto e intravedo gli estremi per un intervento dell'arbitro bancario,per abuso contrattuale

Tu puoi chiedere una revisione o con variabile puro a non più del 2%,o un fisso ,non oltre il 2,5%,o gli pianti una bella surroga.i

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ma voglio sapere se posso lamentarmi.

Già il fatto che cambi banca per la surroga è un segno chiaro e netto di insoddisfazione che a loro non farà certo piacere.

Valuta se aggiungere anche il reclamo all'arbitro bancario, più per una questione di principio che per il recupero di un danno effettivo, ma per inquadrare meglio il reclamo è forse necessario attendere dopo la surroga.

Premesso che i tassi potrebbero eventualmente cominciare a risalire, ma non immediatamente (quando la Fed deciderà il primo aumento, probabilmente non prima dell'anno nuovo), concordo per il passaggio al fisso, ma forse è possibile limare qualche decimale dal 3% che ti eri posto come obiettivo. Ma solo con una surroga, non credo che la tua "vecchia" banca ritorni facilmente sui suoi passi.


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