Nell'anno 2006 ho emesso un assegno pagato in ritardo in quanto non avendo più il conto in quella banca ho concordato con la direzione, appena rientrava l'assegno di avvisarmi per effettuare la copertura. Limporto dell'assegno è stato quindi pagato ed in più, su consiglio del direttore effettuavo anche il 10% di penale.Dopo circa 30gg ho scoperto di essere stato iscritto al CAI. In quel periodo mi scadeva un altro assegno di una banca con cui operavo normalmente: il direttore mi chiama e mi dice che l'assegno non può essere pagato in quanto iscritto al CAI, gli spiegavo quindi che era impossibile perchè l'altro direttore mi aveva fatto pagare l'assegno + la penale e non avendo ricevuto nessuna comunicazione, mi è sembrato impossibile.Tornando a parlare con la prima banca, mi hanno promesso di cancellarmi dal CAI nel giro di 10gg. A quel punto i due direttori non si sono voluti parlare per risolvere la mia condizione ( non mi ha creduto il secondo direttore).A quel punto ho chiamato la ditta a cui ho versato l'assegno dicendogli che inviavo bonifico di pari importo. Il secondo direttore in questo caso mi ha detto che nonstante avevo fatto il bonifico e non avendo in mano il titolo e la segnalazione del pagamento, mi diceva che l'assegno andava protestato.A questo punto, mi ha chiesto anche un atto di liberatoria da parte della ditta ,che ha ricevuto il bonifico, a cui ho acconsentito e portato alla seconda banca. Mi è stato detto che se non avessi portato quella liberatoria sarei stato iscritto al CAI.Premetto che la prima banca mi ha cancellato dal CAI dopo circa 15gg, quindi io ho continuato ad operare con altre banche ( oltre alla seconda) senza problemi.Continuo dicendo che mi ha chiamato anche una terza banca con i quali avevo emesso altri assegni (tutti con copertura) come dimostrabile dagli estratti conto. Quindi la situazione è diventata ingestibile, in quanto la prima banca aveva cancellato, la seconda banca mi ha riscritto al CAI senza avviso.Dopo 2-3 mesi anche la seconda banca mi ha cancellato dal CAI.Da questa vicenda l'azienda di famiglia è stata screditata dalle ditte fornitrici, rompendo l'equilibrio famigliare economico e nel privato.Posso chiedere un rimborso???E se si come ??? Chiudo dicendo che il mio avvocato dice che è una causa che ha bisogno di molti soldi in quanto si tratta di banche.Aspetto vostre risposte e ringrazio anticipatamente.
Rev.0 Segnala
08/11/2009, ore 19:42
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
06/12/2009, ore 18:24
Caro nonno bancario le cose potrebbero anche essere andate cosi,ma io le faccio una domanda ben precisa è lecito che nonostante avessi pagato il 10%della somma e senza avere una raccomandata mi hanno tolto il diritto di emettere assegni?Esiste un associazione che mi può aiutare? per quanto lei mi abbia fatto capire puo darsi che l'avvocato tenta di allungare i tempi appunto per perdere la memoria che lei mi diceva ripeto esiste un associazione che mi possa aiutare? grazie cordiali saluti per avermi dato del tempo. |
||||
|