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Salve a tutti. Vorrei che qualcuno mi dicesse, se possibile, cosa è successo nel mio caso.Collaboro con la ditta di mio fratello e seguendo la sua contabilita' mi sono offerta anche di effettuare operazioni bancarie per suo conto. Ho depositato la mia firma in banca con delega e non raramente ho firmato in sue veci assegni. Premetto che quando ho chiesto in banca quali fossero le mie responsabilita' mi è stato risposto nessuna. Oggi mi son vista recapitare una contestazione dal Prefetto in qualita' di traente poiche' risulta impagato un assegno. Verificato con mio fratello, trattasi di un assegno impagato alla scadenza ma saldato entro 60 gg con tanto di lettera liberatoria del beneficiario, pagamento del 10% e lettera di avvenuta verifica da parte della banca. Quindi teoricamente a posto. Ma io che c'entro? E se l'assegno è stato pagato entro 60 gg non doveva evitare tutto il pasticcio del protesto? Cortesemente sapreste dirmi quali sono adesso i miei rischi? Grazie

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Non posso credere che nessuno possa delucidarmi su questa situazione alquanto strana, a mio parere. Comunque sono in grado di aggiungere qualche elemento nuovo, purtroppo.Stamattina mi sono recata prima in banca ed ho richiesto la copia della delega. Alla mia domanda :"che cosa c'entro io?" la risposta del direttore è stata :" Lei ha firmato assegni". Quindi abbiamo controllato la firma che io ho depositato con la delega con quella sull'assegno incrimanato. E' venuto fuori che la firma sull'assegno non è altro che una sigla, uno scarabocchio apposto su di un timbro. Al mio stupore è seguito un: "non posso farci nulla, lei era anche delegata alle firme". Mi sono recata in Prefettura ed al funzionario ho spiegato la mia funzione all'interno della societa', cioe' nullafacente se non quella di depositare soldi e ritirare carnet per conto di mio fratello. Risposta: purtroppo lei e' protestata come suo fratello perche' la lettera inviata dal notaio segnala lei come traente ed ha le stesse responsabilita' che ha lui.Ma stiamo scherzando?? E come mai quando sono andata per firmare la delega, alla mia domanda: con questa posizione quali responsabilita' ho, l'impiegato mi ha risposto nessuna?? Dovrei denunciare la Banca? In Prefettura mi hanno detto che la responsabilita' è della banca che ha dichiarato questa cosa al notaio... Quindi non solo mio fratello ha pagato l'assegno entro 60 gg con consegna di liberatoria alla Banca, non solo è stato protestato ma hanno tirato dentro anche me che non c'entro nulla se non per il fatto di andare ad effettuare versamenti sul conto di mio fratello. Il consiglio del funzionario di Prefettura: Trovi un legale e denunci la banca. Che ne pensate?

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Chi ha poteri di firma e firma un assegno che viene protestato ha le stesse noie dell'intestatario del conto.Dal punto di vista delle segnalazioni ovviamente, non è certo perseguibile civilmente per la somma incriminata.Sempre non sia dimostrabile che sapeva benissimo dell'insussistenza dei fondi e che l'assegno sia stato emesso con l'intento di frodare.

Joe Petrosino
Joe Petrosino ------------------------------------------------------------------------------- Link vari vademecum http://www.adusbef.it/forum/leggi.asp?P=1&id=203057 http://www.adusbef.it/forum/leggi.asp?P=14&S=5&F=18&id=43928

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ANDIAMO IN ORDINE. IL direttore della banca ti fa FIRMARE UNA DELEGA.( Quindi si tratta di delega al ritiro del carnet , ma non di firmare per conto di tuo fratello , a ssegni per creditori, e diverso.. S,e tu ti sei permesso di firmare al posto di tuo fratello , hai commesso reato. se non era specificato nella delega che potevi firmare in merito. se cosi fosse. Tu hai le stesse responszabilità di tuo fratello . diciamo che ti trovi con due piedi in uno stivale. la truffa , e la responzabilità del garante come fima" al contrario" se nella DELEGA ERA SPECIFICATO NON VALIDA TUA FIRMA PER CREDITI , E PUOI DIMOSTRARE CHE LA FIRMA NON E TUA . ALLORA FAGLI VEDERE SORCI VERDI ALLA BANCA DENUNCIALI SUBITO.

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Grazie per la risposta. Il problema è che non è la mia firma!!! Assodato che io possa firmare per suo conto, quello riportato sull'assegno era un timbro con una sigla, uno scarabocchio. Completamente diverso dalla firma che io ho depositato, cioe' la mia per esteso. Quindi anche se lo scarabocchio fosse mio, lo stesso è su di un timbro e non riporta il mio nome!Come puo' la banca decidere che io abbia firmato e che quella firma sia mia!Il problema è che la banca evidentemente ha sbagliato sulla denominazione. Se supponiamo che la ditta si chiami "XXXXXXX di Rossi M. & C. snc" e mio fratello si chiami Rossi M. la banca ha comunicato ERRONEAMENTE che quella "& C." fossi io , e questo perche' la comunicazione che è arrivata dal notaio riporta che io sono TRAENTE e mio fratello OBBLIGATO IN SOLIDO. Quindi anche il notaio ha omesso di verificare chi erano i soci della ditta senza controllare che quella persona che ha depositato la firma per delega, è solo la sorella che ha come unico errore di avere lo stesso cognome del socio principale. Quindi, secondo il legale c'è stata leggerezza anche da parte del notaio che non ha rilevato la veridicita' della firma.

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Ho capito il problema si mi dai un po di tempo di rispondo. Comunque inizia ad analizzare l'allungo del protesto (fatto dall'Ufficio che lo ha elevato) e vedi cosa è scritto. Se c'è il tuo nome puoi contestare la firma che non corrisponde.Prima si faceva in Pretura ora la devi contestare al Prefetto. Il pagamento effettuato entro 60 gg ha evitato la iscrizione in CAI, non evita il pagamento di una ammenda amministrativa per emissione di assegno a vuoto. Non è colpa della Banca ma della assoluta impreparazione dei dipendenti che non sono stati in grado di fornirti precise indicazioni. Ti posso assicurare che le circolari interne sono molto precise ed esaustive. Tant'è che me le devo rileggere per darti un precisa informazione per questo caso particolare

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