Salve a tutti,da circa un paio di anni mi reco presso gli uffici postali per prendere il timbro a data certa sui contratti di credito per la filiale di cui sono dipendente. Ma da qualche giorno trovo un'impiegata che oltre farmi sempre storie, apre sempre i plichi dei contratti di credito, visionando di fatto le oprazioni che vengono effettuate dai clienti. Ai fini della privacy dei clienti, è regolare questa operazione intrapresa dal dipendente delle pt? il contratto viene piegato in tre partia a plico prorpio per un discorso di privacy, poi mi chiedo cosa abbia da recriminare la dipendente in quanto nel 90% dei casi presento un documento unico con il tibro che reca la dicitura "Si richiede l'apposizione del timbro postale per la data certa" con data e firma, non riesco proprio a capire cosa ci sia di così tanto pericoloso, perchè ogli volta debba aprire i plichi e farmi continue storie sul n. di pagine e sul n. di fogli.Vi sarei davvero grato se qualcuno potesse fare luce sulla situazione.
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05/01/2010, ore 20:27
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11/01/2010, ore 13:58
A monte della operazione di autospedizione vi è un accordo ABI-POSTE, quindi l'impiegato non deve fare nessuna osservazione, provvedendo a mettere sto benedetto timbro. Per il fatto che apre il documento piegato (in due o tre parti) è cosa da assolutamente NON FARE, mi è capitato una volta un uno sperduto ufficio postale di un paesino di montagna, è stato minacciato di una denuncia alla polizia postale nel caso ripetesse la "sbirciatina" |
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