Nella mia stessa città, vive un mio omonimo (che conosco, fra l' altro, non siamo parenti ma buoni conoscenti) che per un periodo ha abitato nella mia stessa via ad un civico simile al mio (lui 19 io 119) .
Lui ha fatto un finanziamento con ducati financial service per l' acquisto di una moto, pagato regolarmente. Indi ha ricevuto una carta di credito rateale a casa, e questa aimè per ragioni a cui non vado a sindacare non è riuscito a ripagarla. Questo succedeva nel 2009.
In un periodo successivo ducati financial viene assorbita da Compass, ed è qui che nasce il guaio.
Nel dicembre 2010 m trovo un avviso in cassetta della posta di una società di recupero crediti il quale mi intima di pagare questa somma.
Andato in questa agenzia dico che il debito non è sicuramente mio, in quanto non ho mai avuto nessun finanziamento ne con Compass ne con Ducati.
Il problema è che loro come dati avevano:
1) Il nome e cognome che è lo stesso.
2) La data di nascita mia.
3) L' indirizzo suo. (n° 19)
4) Il codice fiscale mio.
5) Il conto corrente bancario d' appoggio suo.
Contattato il mio omonimo siamo andati insieme in questa agenzia dove lui mi firmava un documento in cui precisava che i debiti che loro mi contestavano erano suoi, e a me diceva che li pagherà solo quando gli daranno il contratto della carta di credito ,in quanto non ne sapeva dell' esistenza , probabilmente arrivata a casa sua quando lui si era già separato da una convivenza con una ragazza, ragazza il quale lui sospettava avesse attivato e usato questa carta a nome suo (o mio?).
A questo punto ho fatto richiesta al crif della mia posizione e nella loro risposta visionavo che i suoi debiti erano segnati a me (quindi segnalato come cattivo pagatore).
Preciso che io ho avuto ed ho altri debiti personali e come lavoratore autonomo a nome della mia ditta individuale (1 mutuo ipotecario, 1 fido di cassa, 1 finanziamento acquisto mobili). Debiti sempre pagati con regolarità e precisione.
A sto punto contattavo crif con richiesta di cancellazione delle posizioni a me erroneamente ascritte, contattavo Compass con la stessa richiesta, a tutti inviavo tramite FAX oltre alla mia richiesta anche la dichiarazione rilasciatami dal mio omonimo in cui si assumeva la titolarità della famosa carta di credito corredata da c.i. valida e c.f. miei e suoi.
Crif mi rispondeva di aver reso invisibili tali posizioni per un tot di giorni (mi sembra 90) in attesa di riscontri da parte di compass.
Compass dopo vari solleciti e avvisi di continuare tramite vie legali mi mandava dopo 4 mesi una raccomandata A.R. in cui con 2 righe di numero mi diceva che stavano esaminando la mia posizione. Questo succedeva nell' aprile 2011.
Tutto risolto? Io credevo proprio di sì.
E invece no!!!
Dicembre 2011 mi arriva una lettera di tale Confactor che mi richiede la restituzione della somma. Non do seguito.
Pochi giorni fa' altra lettera di Confactor.
Telefono a Confactor dove una sedicente avvocatessa mi dice che il debito compass è stato ceduto a loro, le espongo la mia situazione ma non vuole nessun documento in mio possesso, chiederà a compass e poi mi farà sapere (ma se il codice fiscale è suo il debito sarà suo,no?)
Nel frattempo richiedo un bancomat sul conto corrente della ditta (quello con il fido). La banca ieri mi fa presente che non può attivarmelo in quanto le procedure automatiche non glielo permettono visto che risulto cattivo pagatore.
Ho provato a contattare il mio omonimo ma pare che si sia trasferito all' estero.
A sto punto vado al commisariato di polizia a denunciare il tutto, ma loro siccome non si prefigura nessun reato penale ma solo una bega amministrativa civile mi dicono che la denuncia non la posso fare!
Oggi confactor mi dice al telefono che il contratto l' hanno trovato, ci sono tutti i dati suoi, le fotocopie di c.f. e c.i. sue, ma "inspiegabilmente" nel contratto è riportato il mio codice fiscale!!
Ovviamente il contratto per ora non me lo fanno avere, devono "verificare".. "constatare"...
Adesso che faccio?