il tutto è successo nel 2006,il 20 di dicembre la banca della campania effetua una segnalazione in cai solo perchè avendo un conto cointestato con mia moglie io avevo emasso a mia firma un'assegno di mille euro,non calcolando che sul conto non c'era tutto l'importo la banca mi segnala l'assegno,solo che la segnalazione invece di farla a me la fà a mia moglie:cosa succede che avendo lei un'altro conto suo dove lavora per la sua ditta il direttore a sua volta di questa banca all'arrivo di assegni emessi giustamente per aquisti dell'attività li protesta perchè il sistema era bloccato per via di questa segnalazione.Il giorno stesso viene chiamata mia moglie (tenete conto che il periodo e natalizio,quindi aveva fatto tante spese per il negozio)il dir.rechiede come mai ci fosse questo problema in corso,mia moglie non sà cosa rispondere lunica cosa da fare era di chiedere dall'altra parte se ci fossero problemi,al controllo da parte del facente funzioni di direttore riscontra che o lui o il suo preposto aveva segnalato in cai il nominativo di mia moglie.A questo punto è successo di tutto e di più in quanto era periodo di NATALE,e la segnalazione è rimasta attiva per oltre venti giorni quindi tanti sono stati gli assegni protestati, e successivamente pagati da me porta a porta per tutti i miei fornitori.Il mio avvocato scrive alle banche chiedendo se avessero mai segnalato il nominativo della signora in cai la banca oggetto cioè banca della campania risponde con lettera raccomandata che per un mero errore procedurale aveva inserito il nominativo della sua assistita in cai,mentre il diretto responsabile dovevo essere io,e il tutto perdurava pochi giorni,tanto che se l'altra banca avesse visionato il sistema prima di protestare altri assegni si fosse accorta che il nominativo era stato cancellato.Tutti i fornitori visto che tanti assegni erano tornati indietro con lettera raccomandata ci hanno scritto che fino a quando non fosse stata nelle condizioni di poter avere di nuovo fideussioni e altro non potevano più consegnare.Ora tenete conto che il negozio essendo anche edicola il fornitore della zona a cominciato anche lui a ridimensionare il tutto tanto da arrivare a non consegnare più,e così anche per altri tanto che c'è stato un calo precipitoso fino alla chiusura.tenuto conto che il mutuo acceso presso la stessa non siamo stati ingrato più di onorare il pagamento delle rate perchè il negozio era stato chiuso,e qiundiecco utc che viene a visionare la casa,e fissano l'udienza per il 15 febbraio 2010per l'asta io mentre debbo presentarmi il 24 marzo al tribunale di avellino per l'udienza contro banca della campania,poi non voglio dilungarmi su altre situazioni dei miei figli oltre mia moglie che per stato depressivo certifacato ha tentato gesti estremi ancora oggi,ditemi voi cosa posso fare.