Buongiorno a tutti!Sono nuova di questo forum...spero mi possiate aiutare a chiarirmi le idee su una situazione che mi sta facendo dannare..io possiedo il 25%dell'appartamento di mio padre ,acquisito alla morte di mia madre..anni fa per poter ottenere un prestito mio padre ha avuto la necessità di farmi garantire con la mia quota di appartamento...quindi sono diventata terzo garante d'ipoteca...purtoppo per varie vicissitudini mio padre non è riuscito a rimborsare il debito...quindi al momento si trova in sofferenza...circa 6 mesi fa ho deciso di acquistare un appartamento e il mutuo mi è stato rifiutato dicendo che risultavo segnalata alla Banca d'Italia.La mia domanda è: posso io essere segnalata ed ostacolata nell'acquisto di un immobile?io nell'eventualità di una riscossione garantisco solo con la mia quota di appartamento?perchè mi si impedisce di ottenere un mutuo,quando sono una dipendente a tempo indetereminato?è giusto?qualcuno può darmi chiarimenti sulla figura del terzo garante d'ipoteca?
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10/01/2009, ore 10:09
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10/01/2009, ore 11:45
.Il garante si impegna a pagare in caso d'inadempimento del mutuatario, e se poi non paga potrà subire un'esecuzione. Il terzo datore, invece, concede direttamente una garanzia su un bene che potrà essere escusso direttamente, senza prima chiedere il pagamento. |
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10/01/2009, ore 11:49
grazie del chiarimento..ma se io sono datore d'ipoteca e quindi se eseguono il pignoramento recuperano il credito perchè non mi concedono un mutuo?non sono 2 cose separate?c |
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10/01/2009, ore 12:25
Gentile Utente,in caso di insolvenza, la banca è tenuta a segnalare la posizione in Banca d'Italia.Pertanto, anche lei, quale terzo datore d'ipoteca appare come soggetto a rischio.A fronte della segnalazione sopra richiamata, che appare su tutto il circuito bancario, è impossibile accedere a qualunque forma di finanziamento.L'Istituto di Credito al quale si è rivolta per ottenere un mutuo, ha valutato uno stato di incapacità di rimborso.Circa l'ipotesi che il bene attuale, un giorno lontano, a seguito delle lunghe e costose procedure, possa essere venduto all'asta, con i deprezzamenti che subirà, il ricavato potrebbe non essere sufficiente per soddisfare il debito in essere, di cui, prò, non si ha notizia.Cordialmente |
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10/01/2009, ore 12:29
bene mi sembra di capire che alla fine le varie situazioni non vengono valutate nello specifico ma siamo crocette e numeretti su dei terminali...qui chi si tutela eccessivamente è solo chi i soldi ce li ha e li fa girare...alla fine meglio mettere i soldi sotto il materasso... |
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