E' un po' che non partecipo al forum ma vi leggo spesso e siccome l'idea che a gennaio mio marito andra' in cassa integrazione si fa' sempre piu' reale ho una domanda da farvi.Non so' se ricordate la mia situazione quindi la riassumo in breve.Ho 4 figli dai 15 ai 6 anni,lavora solo mio marito e da un anno non paghiamo piu' la maggior parte delle finanziarie perche' abbiamo fatto il passo piu' ungo della gamba e non ce l'abbiamo fatta.Adesso si prospetta anche la cassaintegrazione per mio marito perche' la ditta non ha piu' lavoro...Abbiamo una cessione del 5 in corso e vorrei sapere che succedera' con quella.Ricordo che sulla cessione e' inclusa un'assicurazione in caso di perdita di lavoro ma vale anche nel caso della cassaintegrazione?Insomma siccome ho capito dal forum che le cessioni sono un cappio al collo,come ci dobbiamo comportare in questo caso?C'e' una possibilita' di rimandare le rate a quando si trovera' un nuovo lavoro o queste vengono ugualmente addebitate anche sulla cassaintegrazione? Un grazie anticipato a tutti quelli che mi risponderanno
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23/10/2010, ore 09:33
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25/10/2010, ore 00:12
ASIA dice<< |
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25/10/2010, ore 08:55
Come sarebbe : 6.000 euro di interessi su 8.000 erogati ?----aggiungi agli 8.000 euro polizza e costi vari, che come al solito non si guardano ma sul documento di sintesi sono ben specificate. gli interessi delle cessioni del quinto sono sempre limitati (tassi abbastanza bassi), incidono molto di più tutte le altre spese.dovresti ricevere annualmente un rendiconto da cui vedi il tuo debito residuo. |
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25/10/2010, ore 13:45
Risparmio2009 hai ragione,gli interessi non sono altissimi se si considerano solo quelli,infatti piu' di 2000 euro costa l'assicurazione che era obligatoria.Poi c'e' tutto il resto come le spese di finanziamento che ovviamente sono a nostro carico etc etc....Per il capitale sociale,e' un po' complicato da spiegare,spero di riuscirci.Allora,la cooperativa dove lavora mio marito di cui e' anche socio(da qui il capitale sociale che gli prelevano una quota mensile sullo stipendio fino al raggiungimento di 6000 euro)prende gli appalti dal comune,in questo caso per l'ama,purtroppo pero' l'appalto sta' per scadere e l'ama non li vuole assorbire e la cooperativa almeno momentaneamente non ha un posto dove inserirlo,quindi e' probabile che dovra' andare in cassa integrazione fino a che non ci sara' un nuovo appalto.Mi ha detto mio marito che se cosi fosse verra' liquidato sia del TFR che e' a garanzia della finanziaria e sia del capitale sociale.La mia domanda e' se la finanziaria potra' avvalersi anche del capitale sociale oltre al TFR e poi da quanto ho letto dalle risposte di CAGLIOSTRO,visto che l'assicurazione che stiamo pagando profumatamente non paghera' le rate durante la cassaintegrazione e quindi gli interessi a nostro carico lieviteranno,mi domando come tutto questo puo' essere legale,non c'e' un modo per costringere l'assicurazione a pagare?Nel contratto di finanziamento c'e' scritto che c'e' un'assicurazione che interviene in caso di perdita di lavoro |
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26/10/2010, ore 20:19
ASIA scrive<< |
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12/07/2012, ore 23:11
E’ ormai noto che la cessione del quinto è una delle forme di prestito personale più prediletta visto che viene concessa anche a pensionati o a cattivi pagatori, ed allo stesso tempo da notevole sicurezza nella restituzione delle rate. E’ risaputo che le rate della cessione del quinto vengono detratte direttamente dalla busta paga del richiedente e non superano 1/5 dello stipendio, questo garantisce puntualità e precisione nel pagamento. Ma in un periodo di crisi com’è questo cosa succede se un contraente di cessione del quinto va in cassa integrazione? La cassa integrazione implica un riduzione del salario del richiedente ecco perché sebbene molte aziende decidano di continuare ad erogare il prestito, questo avviene dopo un’ulteriore serie di accertamenti che prendono in analisi fattori come il tfr, informazioni sull’azienda dov’è dipendente il richiedente, anzianità di servizio etc. E’ bene sapere che nel caso si verificasse un improvviso caso di cassa integrazione, la rata mensile della cessione resta invariata, a meno che non ci sia un riduzione drastica del salario percepito che va al di sotto del 50%, in questo caso è possibile richiedere ed ottenere la sospensione della rata.
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