Salve,nel 2006 avendo io problemi di copertura assegni, chiesi un prestito di tot. cifra ad una persona amica impegnandomi di restituirli entro la fine dello stesso anno.Tutto cio' fu scritto su di un pezzo di carta datato e firmato da me.Dopo circa due mesi, restituii con un assegno la meta' della cifra, ed il resto in contanti qualche giorno prima della scadenza, senza chiedere indietro il famigerato "PEZZO DI CARTA" (era un amico fidato)Qualche mese fa, ebbi dei diverbi con questa persona per motivi personali, e da allora non ci siamo piu' parlati.Ieri mi vedo recapitare una raccomandata dal suo avvocato con la richiesta di restituzione della meta' del prestito (esattamente la cifra che ho dato in contanti) piu' spese legali e interessi.Sinceramente mi scoccerebbe non poco dover restituire dei soldi gia' dati.Come posso tutelarmi da questa persona?Il pezzo di carta firmato da me, ha valore legale?Grazie anticipatamente a tutti gli esperti del forum e a quanti sapranno darmi dei consigli!
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25/09/2009, ore 12:07
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25/09/2009, ore 12:46
secondo mè faresti bene ad avere un cosiglio di un amico avvocato.Comunque quì nel forum ci sono persone molto preparate Aspetta i loro consigli |
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25/09/2009, ore 13:02
Strano che fosse un amico fidato e si sia stilato un contratto tra le parti al momento del prestito e non si sia fatto lo stesso al momento della restituzione.A parte questo, occorrerebbe un testimone in grado di provare il passaggio di denari, con tutte le possibili implicazioni che ne conseguono e soprattutto occorre che a quella data ci sia una sorta di disponibilità finanziaria comprovabile per giustificare l'importo, piccolo o grande che fosse, senza tracciabilità. |
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25/09/2009, ore 14:19
Erano pattuiti interessi per il prestito? |
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25/09/2009, ore 14:19
il contratto non e' stato fatto al momento della restituzione proprio perche' lo ritenevo un amico fidato, e non avendo il contratto in mano al momento del passaggio dei contanti, mi sono fidato di lui il quale mi ha assicurato che lo avrebbe stracciato una volta tornato a casa.Il suo avvocato minaccia decreto ingiuntivo e pignoramento, puo' eseguirlo con il documento che ha in possesso?Io non posso dimostrare di aver restituito la somma, ma lui non puo' nemmeno dimostrare il contrario credo.. Sbaglio? |
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25/09/2009, ore 14:21
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