Alle 12,30 di oggi mi ha chiamato una signorina del Contenzioso della COFIDIS(dopo che avrò detto per centinaia di volte che vadano pure in giudizio che non vedo l'ora), chiedendomi cosa voglio fare(sic). Ho risposto che ho detto centinaia di volte alla COFIDIS(la più infima delle finanziarie, statene alla larga) che facciano quello che vogliono, che io sono malata di cancro, che sono reduce da una chemio fresca di giornata e che in questo momento la mia priorità è di salvarmi la vita, non per me, ma per chi mi ama. Mi ha risposto urlando che a loro francamente della mia malattia non glie ne frega niente e che rivogliono solo i soldi. Non ho potuto fare altro che sbatterle il telefono in faccia e staccarlo. Non lo avevo mai fatto finora.......
Carla
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24/04/2010, ore 18:07
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25/04/2010, ore 17:18
Ciao Secchio, Io fortunatamente non ho problemi con finanziarie e contestualmente con i recupero crediti perchè ho avuto la fortuna di aver sempre lavorato, a volte anche 16 ore al giorno per tutte le mie necessità, ed anche perchè ho sempre avuto paura ( licenziamento, malattia) che se avessi chiesto un prestito elevato essendo l'unico lavoratore in una famiglia di 5 persone non avrei sopportato per il mio carattere il fatto di non poter onorare il debito. Come penso che tu ricordi, la prima volta che risposi ad una tua discussionei mi chiedevo appunto come avevi potuto finire in questo circolo vizioso, mi rispondesti un pò seccata,avevo sbagliato a giudicare frettolosamente e ti chiedo ancora scusa per allora. Secondo me il fatto che tu abbia le finanziarie( alle calcagne ) può essere uno stimolo a superare la malattia per poter avere il tempo di onorare possibilmente i tuoi debiti e se questo non fosse possibile ( parlo dei debiti) a volte può bastare anche averci provato per stare in pace con se stessi |
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25/04/2010, ore 19:45
SECCHIO insiste e persiste<<<....... in questi giorni i motivi di discussione con i miei familiari, avvengono proprio per questo motivo: secondo loro sto dando quasi più importanza alle finanziarie che alla mia malattia. Forse perchè so che, se ne vengo fuori, sarà comunque una vita sempre bersagliata da loro......>>>A questo punto, nonostante l'affetto per Secchio e la solidarietà per il momentaccio che attraversa,non posso far altro che desistere. |
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26/04/2010, ore 13:23
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