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Nel 2007 ho acquistato un'auto e lo stesso concessionario si è occupato di farmi avere il finanziamento con la Compass , con il finanziamento c'era anche un'assicurazione (Cardif) che mi avrebbe coperto in caso di perdita del lavoro.

Tutto è andato bene fino a gennaio 2011 quando sono stata licenziata, ho contattato subito l'assicurazione ma di tutta risposta mi è stato risposto che il motivo del mio licenziamento non rientrava nelle loro clausole perchè non ero stata licenziata ne per diminuzione di personale ne per cessata attività della ditta (poco importa se il mio licenziamento è illegittimo tanto che c'è ancora una causa in corso) si sono rifiutati persino di mandarmi la documentazione necessaria alla denuncia del sinistro; e comunque a me non era stato parlato di clausole, la sola firma per la Cardif l'ho messa sul contratto di finanziamento della Compass.. della Cardif non mi è stato dato nemmeno un foglietto!

Ho comunque continuato a pagare con enormi sacrifici, a volte ho tardato nei pagamenti e mi sono vista chiedere interessi altissimi ( per 6 giorni quasi 50 euro!!! ) ma ho sempre pagato tutto fino a giugno 2012 quando non ce l'ho fatta più, ho dato fondo a tutti i miei risparmi.

Da qui sono iniziate le telefonate , gli sms, mail e persino lettere anonime delle varie compagnie di recupero crediti,spesso con toni non proprio gentili; le varie minacce di pignoramento..

Mi sono rivolta al mio legale (che mi segue anche per la causa sul mio licenziamento), ha contatto la Compass e la Cardif spiegando la situazione e chiedendo all'assicurazione di intervenire, questa volta hanno madato i moduli per la denuncia del sinistro, ho spedito il tutto ma dopo poco mi hanno risposto che non potevano accettare la mia domanda perchè ilmotivo del mio licenziamento non rientrava nelle loro clausole.

A gennaio ho ricevuto una raccomandata (la prima) da parte della Compass che mi annunciava che il mio finanziamento era scaduto e che avrei dovuto saldare la somma rimanente (circa 5500 euro) in un'unica soluzione entro 7 giorni .

Ho risposto mezzo raccomandata proponendo il saldo a stralcio 2500 euro da pagare a rate di 100 euro cad. , sapevo già che mi avrebbero riso in faccia ma purtroppo non potevo fare diversamente (io sono disoccupata , mio marito è stato licenziato a settembre 2012 e abbiamo un bimbo di 15 mesi da mantenere) e infatti così è stato, hanno rifiutato la mia proposta invitandomi a rifomularne un'altra.

A distanza di 3 giorni dal ricevimento della risposta ho ricevuto un'altra lettera (in carta semplice) in cui si intima il pagamento dell'intera somma altrimenti aderiranno a vie legali con pignoramento di beni mobili ed immobili.

Nel frattempo mio marito è riuscito a vendere la sua vecchia auto e abbiamo intenzione di riformulare la proposta 2500 euro in un'unica soluzione sperando che stavolta venga accettata.

Avevo anche intenzione di rivolgermi ad un giudice di pace perchè proprio non so più che fare...

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:) in bocca al lupo dal giudice di pace , in effetti l'unica cosa a cui potrebbero attacarsi e' pignorare il pezzo di terra ... ma anche li dovrebbero metterlo all'asta e trovare qualcuno che se lo compra , mica roba che si fa in cinque minuti , il fatto che non ti abbiano mai risposto al quesito sull'assicurazione dalla finanziaria non gioca a loro favore almeno sul piano della correttezza , poi se la copertura e' quella che sbandierano sul sito ... che vogliono ? .

Per quanto riguarda il crescere degli interessi e' vero anche quello

ma meglio pagare piu' interessi domani ( magari trattabili con saldo e stralcio ) che togliere il pane di bocca al bimbo .

La cosa importante e' sempre quella ... MAI CAMBIALI o ASSEGNI POSTDATATI , se ti fanno un piano di rientro a bollettini postali bene se no ... che si prendano il quinto dello stipendio quando lo avrai ( e anche per quello ci vorra' un giudice e portrai portare le tue ragioni e magari la somma che il giudice accordera' sara' ragionevole )

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meglio pagare piu' interessi domani ( magari trattabili con saldo e stralcio ) che togliere il pane di bocca al bimbo

ricordati che per le società di factoring pro soluto valgono regole differenti da quelle delle società di recupero: la prima è "pochi e maledetti ma subito", ovvero più tiri in lungo e meno margine di trattativa avrai. sul patetico fatto di togliere il pane di bocca al bimbo, meglio toglierli la Nutella oggi o l'istruzione tra qualche anno? visto che l'italia è piena di bimbi obesi e di adulti ignoranti o analfabeti di ritorno, inutile dire quale sarebbe la mia scelta.



Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...

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Gustavo,oòltre non capire un cazzo di politica,non capisci neanche di come si possa fare per aver un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo,leggi e impara,pensavo che almeno da bancario,ovvero servo dei banchieri certe cose avresti dovuto conoscerle, spigami cos'è un titolo esecutivo,il solo possibile per qualsiasi esecuzione provvisoria.E finiscila con Arcore sei patetico e malato mentale allo stato terminale.

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il nocciolo della questione, non è il decreto ingiuntivo (sul quale sono peraltro totalmente d'accordo con te), è il fatto che tu dici che ".. passeranno 5 o 6 anni" e io dico che "passeranno 5 o 6 mesi", e ti dico anche perchè. si tratta quindi solo di un fatto di durata, e non di sostanza.

se tu hai capito male, permettimi, non dipende solo dal fatto che io posso essermi espresso male, ma anche dal fatto che in questo periodo ti bruciano le parti intime per motivi di tensione preelettorale e sei portato a capire ancor meno del solito.

e comunque anch'io ho suggerito di non firmare cambiali, ma in più io ho suggerito di riproporre subito il saldo e stralcio con una cifra leggermente più alta, proprio per evitare il decreto ingiuntivo, il successivo-eventuale-a-scadenza-da-verificare pignoramento e finire per pagare tutto il debito fino all'ultimo cent ; tra l'altro, se scatta il decreto ingiuntivo, la pratica non verrà ceduta, mentre "tirando in lungo" la fase precedente, quasi certamente si, e il nostro amico potrà avere il tanto agognato saldo e stralcio.

hummer, il tuo ragionamento (esposto in maniera "sgarbata") è corretto, scolasticamente parlando, ma non tiene assolutamente in considerazione le logiche del recupero.

quanto ad Arcore, non ho neppure nominato la ridente cittadina patria della Gilera, e nessuno dei suoi abitanti più o meno illustri.... sei patetico e ossessionato dall'ansia della sconfitta se pensi che il riferimento alla repubblica delle banane debba limitarsi a quella piccola porzione della nostra grande Italia in declino.... speriamo che tra una settimana sia tutto cambiato!!!



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Mi correggo, in effetti Arcore l'avevo nominata.... in realtà io sono certo che il Decreto Ingiuntivo non verrà fatto ne in maniera provvisoria, ne in maniera definitiva, in quanto, come il rimpianto e non compianto conte Cagliostro ripeteva in maniera ossessiva:

Le Finanziarie non fanno pignoramenti mobiliari



Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...

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