problemi cessione del quinto
Salve a tutti, dopo avervi letto per tanto tempo trovo finalmente il coraggio di scrivervi. Vi espongo il mio problema:nel 2008 il mio allora fidanzato, ora marito, per sanare una sua situazione debitoria effettua una cessione del quinto con Idea finanziaria , per 18 mesi paghiamo tranquillamente poi ad un tratto le rate non vengono più trattenute dallo stipendio. Devo premettere che mio marito è militare e interpellato il suo comando sull'accaduto lo stesso si rifiuta di fornire qualsiasi spiegazione in merito. Veniamo a sapere che la finanziaria è fallita e che il credito è stato acquisito da Barclays, mi preme precisare che non abbiamo mai avuto notifica dell'avvenuta cessione del credito.Mio marito a quel punto contatta Barclays e iniziano i problemi, l'unico contatto e un call-center che non sà di cosa parliamo e ci invita a inviare una mail, cosa che ovviamente facciamo ed in cui chiediamo di essere contattati da qualcuno competente. Tutto tace. Dopo 4 mesi veniamo contattati da una società di recupero crediti , la Quinservizi, che ci intima di pagare le rate insolute e ci fornisce un codice iban che noi dovremmo utilizzare mensilmente per effettuare i pagamenti, l'agenzia di recupero crediti sostiene che la Barclays ha più volte tentato il recupero dell'insoluto e che solo dopo si sia rivolta a loro. Tutto falso, mai nessuno della Barclays ci ha contattato. A quel punto mio marito chiede di parlare con qualcuno per poter chiarire la situazione, nel frattempo riceviamo un comunicato dal suo comando dove accusano Ideafinanziaria e Barclays di aver violato le condizioni della cessione del quinto stipulata a suo tempo e comunicano di non voler più pagare in quanto il contratto è venuto meno.La Quinservizi sparisce nel nulla e tre giorni fa veniamo contattati dalla FIRE S.p.a. che sempre per conto della Barclays ci chiede l'insoluto e di versare noi stessi mensilmente la rata. Abbiamo spiegato alla Fire tutte le nostre perplessità:- perchè non abbiamo ricevuto notifica della cessione del quinto?- perchè la Barclays non ci ha mai contattato?- perchè nessuno ci sa spiegare cosa è avvenuto realmente e cosa ha spinto l'amministrazione di mio marito a rifiutare i pagamenti?- esiste ancora un contratto di cessione del quinto? non sarebbe meglio stipulare un nuovo contratto?Queste domande sono rimaste senza risposta perchè la gentile signorina al telefono non sapeva di cosa parlavamo ed ha addirittura affermato che il contratto sussiste ancora in quanto non si trattava di cessione del quinto ma di delega sullo stipendio. ma siamo matti un contratto si modifica da solo.Mi spiace per la lunghezza del testo ma spero di essere stata esaustiva e vorrei precisare il consiglio datomi dal mio avvocato "non fare niente aspetta loro". Ma noi vorremmo solo capire come ci dobbiamo muovere?Ultima aggiunta: dopo 15 mesi che non paghiamo mio marito non risulta iscritto in crif ed abbiamo comprato casa.
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01/08/2011, ore 18:19
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01/08/2011, ore 18:22
Scusate vorrei puntualizzare che il debito era di 20000 e dopo aver pagato 18 rate è di 21000. Inoltre i colleghi di mio marito che insieme a lui quel giorno hanno contratto con Ideafinanziaria continuano tranquillamente a pagare con Barclays tramite trattenuta nello stipendio.Grazie a tutti davvero |
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01/08/2011, ore 20:57
queste cose non si risolvono con le addette al call center che a mala pena sanno capire i caratteri in un monitor, figuratevi se possono capire le problematiche legali legate al vostro problema.La soluzione?in questi casi occorre spedire raccomandate con ricevuta di ritorno dove si espone il problema e si chiedono spiegazioni. Minacciando, che in difetto, si adirà le vie legali sia in sede civile che penale per tutti i reati che potrebbero configurarsi e per risarcimento danni. Tra l'altro, tutto questo, ti servirà per ogni evenienza in tribunale.Se non vuoi buttare soldi in raccomandata ti ricordo e ricordo a tutti che la PEC sostituisce in tutto e per tutto la raccomandata a/r e, credo, sia pure gratutita per i privati. |
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01/08/2011, ore 22:35
POPPY un romanzo inutile quello che hai scritto. Il vero ed ùnico problema ( irrisolto ) è che l'Amministrazione di tuo marito non paga più il rateo. E questo è il mistero (incomprensibile).....Perchè siccome è obbligata per giusta dèlega ricevuta all'uopo,la responsabilità (di qualunque tipo) ricade ESCLUSIVAMENTE sull'Amministrazione che ha sospeso il pagamento.Quindi tutte le domande angosciose,le interlocuzioni con gli scalzacani -accattoni che si altèrnano a telefonare etc. sono totalmente fuori luogo ! Anzi....più rispondete e più questi sciacalli si divèrtono a tormentarvi !L'ùnica cosa positiva,pare sia l' avvocato che vi ha consigliato bene. Non muovètevi di un centimetro e aspettate le loro mosse. Ma quelle vere, non queste scemenze di contatti allo sbaraglio per battere cassa. Tuo marito in questa faccenda non c'entra un tubo. Ripeto : non c'entra un tubo e non capisco perchè ci tiene ad entrarci.....Il problema è tra la Finanziaria ( in liquidazione o meno ) e l'Amministrazione. Perchè la Finanziaria non ha fatto un prestito a tuo marito (ecco perchè non risulta in crif) ma gli ha dato una somma garantita dal Datore di Lavoro che si è impegnato a detrarre il rateo dalle sue competenze mensili. Quindi non c'è stata nessuna videata preventiva in crif : l'operazione è a rischio ZERO !Non solo. Ma in questi casi,la Finanziaria è autorizzata a prelevare il suo eventuale sospeso anche dall'indennità di fine rapporto. E non nella misura del 5° come avviene con i prestiti normali,ma nella sua interezza. Perciò lasciate che la faccenda se la sbrighino tra loro. Finanziaria (o chi la rappresente anche giudiziariamente) e l'Amminisrazione militare. Fine. |
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02/08/2011, ore 11:20
Grazie tantissimo dei consigli, la mia paura è di dover poi affrontare un aggravio di spese, soprattutto legate agli interessi e ad un eventuale azione processuale.Ma farò come dite, aspetterò.Grazie ancora siete unici |
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