Un avvocato di Napoli mi ha citato innanzi al giudice di pace della sua città ( forse intenzionalmente vista che abito in provincia di Torino) per la mia situazione debitoria, così cita, nei confronti della ditta assistita s.i.me.r.e.c. / Telecom Italia di un importo inerente al bimestre 6/97 di Euro 41,94 per sorta capitale.Con interessi al tasso ridotto per i dodici anni trascorsi pari al 7,50% annuo.Rovistando nei vari documenti che io tengo conservati appunto per eventuali imprevisti come in questo caso, ho trovato l'ultimo conto corrente risalente al 5 bimestre /97 con scadenza pagamento il 27/10/1997, preciso che il pagamento avveniva tramite domiciliazione in banca. In data 20.10.1997 inviavo lettera di disdetta con raccomandata con ricevuta di ritorno, come si puo vedere ancora prima che scadesse il pagamento del conto corrente precedente, in data 10.11.1997 ricevo lettera dalla Telecom dell'avvenuta cessazione dell'abbonamento del servizio radiomobile.Com'è possibile che un cittadino per far valere i suoi dirittti debba far fronte a questa richiestadebitoria risalente 12 anni fa? visto che possiede tutta la documentazione necessaria?
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21/05/2009, ore 20:46
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21/05/2009, ore 21:32
Ma è abbondantemente prescritto. |
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21/05/2009, ore 22:58
ciao,come dice k3II1 è abbondantemente caduta in prescrizione!e quando si dice abbondantemente vuol dire 7 anni!comunque vai al sito che ha citato pochi giorni fa su questo forum Nebbia,http:/www.gestcredit.wordpress.com e vedrai che le utenze come gas, acqua, luce e telefono cadono in prescrizione dopo 5 anni!Fallo presente a quest'avvocato!ciao |
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22/05/2009, ore 18:31
Gentile Utente,il contenzioso che la Telecom tramite società di recupero crediti ha ceduto,parla dell'ultima bolletta per conteggi di disdetta del contratto e quindi degli oneri previsti per il distacco. Purtroppo c'e da dire che la prescrizione di 10 anni viene rinnovata con una semplice lettera che la società di recupero crediti le avrà inviata nei tempi e precedentemente,quasi sicuramente,ci sarà stata ulteriore lettera dove le veniva comunicata la cessione del credito. Quindi il credito è esigibile,in quanto chi lo ha ceduto lo ha dato per vero. Le conviene,a mio avviso,trovare un accordo transattivo e concluderla con atto di quietanza liberatorio,dove si evincerà il pagamento a saldo di quella bolletta..e nessuno la cercherà più.Purtroppo è così. In bocca al lupo. |
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