buongiorno a tutti,visto il mio indebitamento e l'arrivo del terzo figlio ho deciso a ottobre dello scorso anno di vendere il mio bilocale. trovato l'acquirente facciamo il compromesso a dicembre indicando come data del rogito entro e non oltre il 28 febbraio perchè così voleva lui e per me andava bene perchè i primi di marzo dovevo partorire. mi trasferisco in affitto a metà gennaio,il 23 arriva il perito e nella prima settimana di marzo si viene a sapere che la banca non gli da il mutuo richiesto perchè io negli anni ho buttato giù due muri per allargare le stanze(è una mansarda le parti incriminate sono quelle non calpestabili con tetto spiovente che però sono venuta a sapere che sono parti comuni). l'acquirente così va per vie legali perchè vuole indietro i il doppio della caparra e l'anticipo datomi. Lui ha visto ben due volte l'appartamento anche con la piantina catastale firmata al compromesso(con muri innalzati) quindi sapeva benissimo come era prima e come è adesso e non credo proprio che il mutuo non sia stato concesso per questo. Gli è stato proposto dall'agenzia di cambiare banca per avere un'altra perizia ma non vuole,io intanto ho rimesso a norma il tutto tirando su le pareti e attraverso il mio legale è stato chiamato al rogito ma ci viene solo se gli faccio un congruo sconto che naturalmente rifiuto. Il mio legale mi consiglia di restituire la somma data dopo la rivendita dell'appartamento sottratta delle spese sostenute ,se lui accetta, perchè se va avanti e ci troviamo davanti al giudice a quel punto può decidere qualsiasi cosa,anche di restituire il doppio della caparra. Sono senza parole per tutto questo,intanto sto pagando mutuo ed affitto e non so come andrà a finire.