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Nel numero del Mondo in edicola c'è un articolo che riporta una serie di sentenze secondo le quali il prodotto MyWay non è "truffaldino", ovvero le sue condizioni contrattuali sono chiare e complete. Non solo: l'investimento non sarebbe di per sé negativo, in quanto la sua valutazione può essere effettuata solo alla sua scadenza.Si tratta di conclusioni ineccepibili da un punto di vista formale e sostanziale: il prodotto è di per sé legittimo, mentre possono essere state non corrette (o al limite truffaldine) le modalità con le quali è stato proposto (ad esempio, non evidenziandone rischi e vincoli).Va da sé che attaccare il primo aspetto (legittimità del prodotto) invece del secondo (legittimità della vendita) si sta rivelando un boomerang: una volta che la magistratura si sarà espressa concordemente a favore della banca, sarà più difficile difendere adeguatamente i clienti che sono stati indotti ad acquistare il prodotto in modo non corretto. Sarebbe opportuno che Adusbef pubblicasse sul sito anche queste sentenze, allo scopo di consentire una difesa più efficace dei risparmiatori.

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Ma Adusbef in realtà.... esiste??

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Una stima "molto informale" prevedeva che circa la metà del patrimonio accumulato in oltre 500 anni dal MPS sarebbe "andata in fumo" per risarcire i risparmiatori raggirati con My Way e For You. E questo, comprensibilmente, non si poteva prevedere accadesse. Però dove manca la soluzione concreta esista almeno la forma. Quindi, aldilà dei risarcimenti nei casi "estremi" (regolarmente concessi dietro iniziative legali serie ed efficaci) era dovuta una seria "reprimenda" alle banche collocatrici. Ma questa non è mia arrivata. E, scusate la mia opinione, il vero "nocciolo" della questione è soprattutto in questo ...

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Monti, sono d'accordo sul principio (i comportamenti scorretti di chi colloca prodotti finanziari non rispondenti agli interessi dei clienti vanno sanzionati) ma ho forti dubbi sulle modalità.Se la magistratura dichiarasse nullo un contratto scritto e sottoscritto dal cliente, verrebbe a cadere un principio di certezza degli obblighi contrattuali sul quale si basa l'intera economia. Mi sembra un prezzo un po' alto da pagare.Sarà necessario esaminare, caso per caso, se al cliente sono state fornite informazioni difformi dal contenuto del contratto tali da farlo cadere in errore nonostante la lettura dello stesso contratto. Il problema è che pochissimi clienti potranno provare di averlo letto ed aver sollevato questioni sulle quali sono stati tratti in inganno dal venditore.Insomma, sarà difficile imputare al venditore una leggerezza del cliente nell'acquisto.

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Certo, condivido appieno. Però ho ancora voglia di sostenere che era possibile (piuttosto che insabbiare tutto) responsabilizzare la banca. Il modo non è certo quello di una ridicola multa o lettera di contestazione. Semmai quello di obbligare l'istituto almeno a;Limitare le posizioni dei clienti in C.R.Limitare le oscillazioni future obbligandosi al riacq

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Certo, condivido appieno. Però ho ancora voglia di sostenere che era possibile (piuttosto che insabbiare tutto) responsabilizzare la banca. Il modo non è certo quello di una ridicola multa o lettera di contestazione. Semmai quello di obbligare l'istituto almeno a;Limitare le posizioni dei clienti in C.R.Limitare le oscillazioni future obbligandosi al riacquisto diei fondi a prezzi minimi (in modo da garantire anche una redditività alla operazione)Ricordo che il For You ha una "leva finanziaria" superiore ad 1 (cioè i lcliente rischia di perdere di più dell'investito - ed è quello che succede in caso di rimborso anticipato -) così come un "future". ma per sottoscrivere un Future occorrono decine e decine di documenti dove si attesti di "sapere cosa si sta facendo e di essere in grado - finanziariamente - di farlo. Se li avessero allegati al For You non lo avrebbe sottoscritto nessuno.Saluti

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