Ho aiutato una povera donna romena badante a recuperare una parte dei soldi che il suo datore di lavoro non voleva pagarle. Non mi dilungo su questo vergognoso fatto. Finalmente, dopo 5 mesi, si è arrivato ad una trattativa e lei ha accettato la somma di mille euro che dopo aver firmato una carta dall'avvocato il quale le ha consegnato un assegno bancario non trasferibile emesso dallo stesso datore di lavoro e firmato da questo. il problema nasce ora quando l'ho accompagnata a cambiare l'assegno presso la banca e la filiale dell'emittente. La banca rifiuta di pagare l'assegno dicendo che che la carta d'identità paese UE della signora e il suo codice fiscale emesso in Italia non sono requisiti per pagare l'assegno. Ha pure chiamato il titolare del c/c, da loro conosciuto come correntista al telefono, e quello ha detto di non voler in alcun modo provvedere al versamento in contanti e che si arrangi la romena.
Premetto che questa donna è rimasta senza lavoro, ha una figlia da mantenere e che ha lavorato presso il tizio senza contributi e senza essere pagata per oltre 4 mesi.
La mia domanda è: perchè la banca non paga l'assegno e pretende una carta identità italiana quando la donna è straniera? Cosa si può fare e quali articoli di legge bancaria posso invocare presso la banca? Grazie, ringrazio a chi mi potrebbe dare risposte urgenti.