Leggo dai giornali che la banca Popolare italiana ( ex Lodi) ha ceduto delle partecipazioni di minoranza a banche straniere , allo scopo di raggiungere i parametri patrimoniali previsti per la scalata all'Antonveneta. Mentre in realta' le operazioni sarebbero ben diverse : avrebbe infatti solo "parcheggiato" e non ceduto questi titoli presso le banche straniere in cambio di laute ricompense ( in pratica la BPI avrebbe fatto figurare in bilancio delle liquidita' che non ci sono). Sempre dai giornali si riporta che le perquisizioni della GDF in BPI di questi giorni sono dovuti proprio a queste ragioni e che la magistratura sta indagando anche sull'aumento di capitale della BPI di 1,5 miliardi di €, forse anche questo non e' del tutto veritiero?Aggiungimo inoltre che su questa banca ( BPI) circolavano gia' voci riguardo a precedenti acquisizioni, insomma gia' da diversi anni e' una banca , come dire, "chiaccherata"....Insomma in questa vicenda ci sono molti aspetti simili a quelli del Crack Parmalat ( , bilanci falsificati da molti anni, liquidita' che non ci sono, interventi sospetti di banche straniere...).Gradirei delle risposte da persone ben informate: azionisti e correntisti della BPI stanno rischiando??
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26/08/2005, ore 10:12
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