Buongiorno,
avrei bisogno di aiuto riguardo la chiusura di un conto cointestato a causa del decesso di uno dei coniugi.
Il fatto è che in questo conto risulta esservi uno scoperto che ammonta a circa 1400 euro (1000 coperti da un fido e 400 fuori fido), ma ben prima di venire a conoscenza di tale situazione tutti gli erdi diretti, compreso il coniuge contestatario, conoscendo bene il loro caro, avevano già provveduto ad effettuare una rinuncia all'eredità regolarmente registrata alla cancelleria del tribunale di competenza. Nonostante ciò la banca pretende il pagamento dell'intera somma tenendo in sospeso la chiusura del conto nonostante la consegna dell'atto notorio e della rinuncia all'eredità fornita dai familiari.
Tra l'altro è facilmente dimostrabile che gli ammanchi siano stati creati solo ed esclusivamente dal defunto che era l'unico che ha sempre gestito e firmato tutte le operazioni fatte in banca e nella realtà dei fatti ha sempre avuto raporti diretti con il direttore e gli impiegati.
Indipendentemente da ciò il coniuge sopravvissuto, si è reso disponibile a pagare metà (corrispondente alla sua parte) della cifra richiesta dalla banca, ma la stessa banca si oppone dicendo che la cifra è andata a copertura di spese che non vanno in successione (non credo che un ritiro in contante possa rientrare in una tipologia di spesa del genere).
Quello che vorremo capire è se stanno effetivamente agendo secondo la legge o se stanno provando a ricavare il più possibile da questa situazione.
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto che potrete darmi.