Buongiorno a tutti, è un po' che non mi faccio vivo!Lo faccio ora con questo quesito:se un autoriparatore adibisce a servizio di cortesia una vettura di proprietà e non immatricolata ad uso terzo (quelle dei noleggiatori per intenderci) si è in violazione dell'art. 84 del codice della strada?alcuni sostengono che sia sufficiente non farsi pagare per essere in regola, altri invece sostengono che il fatto stesso di aver dato una vettura di cortesia in funzione di una prestazione di lavoro (la riparazione per l'appunto) sia di per se un pagamento e di conseguenza punibile con contravvenzione e sospensione della carta di circolazione.In effetti la vettura di cortesia non la si offre al semplice viandante ma a chi lascia la vettura da riparare, quindi una sorta di contratto, per cui personalmente credo sia più corretta la seconda interpretazione.C'è qualche esperto sul forum che possa far chiarezza?SalutiSPEAK
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30/10/2009, ore 13:58
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30/10/2009, ore 14:22
Il problema è esclusivamente burocratico.Se il veicolo è intestato ad una persona fisica (poco importa che sia titolare di partita IVA) basta dire a chi controlla che la si è avuta in prestito.Diverso il caso in cui l'intestazione sia a società (di qualsiasi genere). In questo caso è purtroppo necessario uno scartafaccio notarile da esibire ai controlli che dice:Il sig, o i sig.ri (segue elenco dei nomi) sono autorizzati a condurre il veicolo ... etc.. .In mancanza di tale scartafaccio si è in torto e multabili. |
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30/10/2009, ore 20:13
Si è sanzionati a norma dell'art 84 comm.7 e 8;inoltre se l'assicurazione èfatta come uso proprio-diporto,scatta l'art.1892 del c.c. "dichiarazioni inesatte"che comporta l'esclusione o la decurtazione dell'indennizzo. |
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30/10/2009, ore 21:22
X PASTOMi pare che sei molto informato, mi spieghi meglio la cosa? Inoltre: che rischio esiste nel dare in uso una vettura immatricolata ad uso proprio come servizio pubblico (mi pare che il servizio di cortesia per l'appunto sia un servizio pubblico, visto che viene erogato sistematicamente e non certo occasionalmente).E' vero che il proprietario del veicolo ceduto in comodato gratuito può incorrere in una rivalsa assicurativa qualora chi era alla guida della vettura avesse un sinistro?Spero di essere stato chiaro e ti ringrazio se vorrai aiutarmi, è importante.SPEAK |
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31/10/2009, ore 00:13
Elemento essenziale per ipotizzare la violazione dell'art. 84 del C.d.S. è "dietro pagamento", condizione necessaria indicata nel comma 1° del citato articolo. Poichè la vettura di cortesia non comporta l'esborso di alcun corrispettivo ( non sarebbe più vettura di cortesia ) se ne deduce inequivocabilmente che non è necessaria una immatricolazione particolare. Che l'autoveicolo venga concesso gratuitamente solo a chi lascia la propria auto per le necessarie riparazioni non costituisce alcuna prova che per tale beneficio ci sia il relativo pagamento. |
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31/10/2009, ore 12:24
Per dare una risposta coerente biogna rifarsi all'art.82 che definisce l'uso del veicolo in base all'utilizzo economico.Per cui si ha l'uso proprio o l'uso di terzi specificato nella carta di circolazione,questa è la sola discriminante,la questione del corrispettivo nel caso in ispecie perde di significato perchè è implicito nel costo complessivo del servizio.Detto questo se Lei inserisce il veicolo fra i beni strumentali,regolarizza laposizione e ne ricava un beneficio fiscale |
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