Tramite studio legale la nostra azienda ha inviato ad una banca il 30/10/08 una proposta di "saldo e stralcio" di € 27.000 contro una esposizione debitoria effettiva di € 62.000. L'ufficio legale della banca ha comunicato telefonicamente al nostro avvocato che la posizione sarebbe passata ad "incaglio" e ad accordi conclusi si sarebbe deciso sul dafarsi. Il nostro avvocato non ha, ad oggi, ancora ricevuto una risposta alla proposta avanzata.Il 31/12/08 le altre nostre banche ci hanno chiamato riferendoci di aver ricevuto una segnalazione di "sofferenza" inerente la nostra posizione. Informandoci in filiale abbiamo scoperto che lo studio legale della banca aveva comunicato alla banca stessa di procedere alla segnalazione di sofferenza qualche giorno prima.Ora, tutti i nostri conti correnti sono momentaneamente bloccati in attesa di soluzioni più drastiche. Ci sono state congelate tutte le operazioni (cospicue) di factoring e di sconto fatture in corso, nonché future, fino a "risoluzione completa della questione". La nostra azienda si trova ora in grave difficoltà a causa di un colpo di testa (o ripicca come preferiamo definirla noi) di questa banca. Qui lavorano 25 persone, e l’assunzione di altre 6 era prevista nel corso del mese di gennaio. Ci ritroviamo senza un euro di punto in bianco con la previsione di chiudere nel giro di poche settimane.Avete qualche consiglio? Grazie.
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02/01/2009, ore 19:58
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02/01/2009, ore 21:40
Dovrebbe, di persona ,parlare con il direttore della prima banca alla quale avete inviato la proposta di saldo a stralcio per vedere se può almeno sbloccare questo conto vista la situazione particolare dell'azienda con 25 dipendenti,giungere magari ad un accordo diverso dallo stralcio. |
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02/01/2009, ore 23:15
si metta subito in contatto con chi gestisce il credito (se è ad incaglio molto probabilmente sarà una direzione regionale dell'istituto di credito), altrimenti se lei è stato girato a sofferenza può essere un servicing specifico di cui si avvale l'istituto.qual'è la banca? |
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03/01/2009, ore 00:36
il vs.legale ha agito con leggerezza se non ha condotto la trattativa per iscritto.non mi meraviglia affatto, sono sistemi ESTORSIVI che hanno sempre adottato......penso di sapere di che banca si tratta... |
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03/01/2009, ore 13:04
Gentile Utente,già qualche settimana fa avevo preavvertito, altro imprenditore, circa le conseguenze che avrebbe comportato la segnalazione di una posizione a sofferenza in Banca d''Italia.Sono perfettamente consapevole che tutto il sistema bancario, visualizzando sul sistema la centrale rischi, congela gli affidamenti, instaurando una situazione che potrebbe addirittura portare al fallimento un'azienda, se non si agisce tempestivamente. Fatta tale premessa, aggiungo che il suo legale, vista l'esposizione, avrebbe dovuto citare in giudizio per anatocismo la banca in questione e, solo successivamente, discutere una soluzione transattiva.Ciò allo scopo di sospendere qualunque procedimento, fermo restando le sue obbligazioni nei confronti dell'istituto di credito che, alla luce dei fatti, sta comportando un danno emergente.Una soluzione che si è rivelata adeguata, in molti casi, consiste nel ricorrere al Tribunale competente mediante un provvedimento d'urgenza Ex 700 c.p.c., chiedndo al magistrato di imporre alla banca la sospensione della segnalazione avvalendosi degli articoli disciplinati dalla legge fallimentare.Per dovere morale aggiungo che l'orientamento della magistratura è differente tra un Tribunale e l'altro.Cordialmente. |
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03/01/2009, ore 22:18
caro SOC:ELecco perchè tutto tace e non si hanno notizie. I farabutti hanno raggiunto il loro vero scopo : quello di metterti in ginocchio. Visto che la tua offerta on era cònsona (secondo loro ) hanno deciso < niente per noi niente per te >.Che tu chiuda l'azienda per colpa loro,non se ne pòssono fregare più di tanto. Cosa fare ? A parte la sòlita manfrina della premiata ditta di consulenza "< Provolone & Posalaquaglia"> ti ci vuole un avvocato con 4 palle. E anche sùbito......Che contatti direttamnte la Filiale dei Bassotti per un accordo qualunque esso sia. La strada del Tribunale è LUNGA e DISPERSIVA e la sentenza ( eventuale ) di un Giudice, è un salto nel buio visto che si parla di condannare una Banca...... |
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