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Buongiorno, mi chiamo Mazzullo Giacomo ed abito a Roma in via M. Arena 57 in un appartamento di un condominio che, con altri nella zona, era di proprietà dell’INPDAP (ora INPS) e che successivamente, nel 2001, ho acquistato come la totalità degli affittuari del condominio. Intorno ai condomini c’è un parco della cui manutenzione era incaricata al cooperativa in oggetto. Nelle bollette di affitto pagavamo una quota parte delle spese inerenti la manutenzione. Quando siamo divenuti proprietari l’INPDAP ha inviato una richiesta di pagamento degli oneri consortili al nostro condominio senza specificare l’importo spettante ad ogni condòmino. L’amministratore ha chiesto all’ente di dettagliare gli importi relativi ad ogni proprietario di appartamento, ma non ha mai avuto risposta. Nel corso degli anni successivi non è pervenuta nessuna richiesta di pagamento di oneri consortili. Oggi 05/06/2014 tutti i proprietari di appartamento hanno ricevuto dall’INPS una richiesta di pagamento di oneri consortili relativa agli anni dal 2001 fino al 2007. La cosa che mi fa veramente arrabbiare è la minaccia di attivare le procedure di riscossione coattiva tramite Equitalia qualora non venga effettuato il pagamento entro il termine di dieci giorni.

Ora in base a questa sentenza della Corte di cassazione civile : sentenza 4283/10 del 23/02/2010 depositata il 23/02/2010, la Suprema Corte ha fissato in cinque anni il termine prescrizionale per la riscossione di diversi tributi (fra i quali la Tarsu), contributi (quelli consortili) e canoni (per l’uso di suolo pubblico, per la concessione d’uso per passo carrabile ed il canone acqua), l’INPS richiede indebitamente un pagamento che è decaduto da sette anni e minaccia di interessare Equitalia per la riscossione coatta.

Penso che come è arrivata a noi di Via M. Arena la lettera di richiesta pagamento sia arrivata ad altri condomìni della stessa zona.

Non vi sembra un tentativo di truffa? E quali sono i funzionari responsabili dell’omesso invio, nel corso degli anni, gli importi da pagare ai singoli proprietari causando un ingente danno all’istituto dal quale dipendono. Non sarebbe il caso di approfondire i fatti avvenuti?

Ho inviato una mail all’indirizzo al quale l’ente chiede di comunicare l’avvenuto pagamento, chiedendo spiegazioni per l’invio della lettera ma sono sicuro che non avrò risposta. Provate voi a farvi dare chiarimenti.

Un cordiale saluto da

Mazzullo Giacomo

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rivolgiti al garante del contribuente della tua regione e dirgli d'intervenire in merito.avrai risposta .

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sto anche io seguendo la vicenda. a mio avviso l'inps non può invocare la prescrizione decennale, in quanto, trattandosi di consorzio di urbanizzazione costituito tra privati, allo stesso sono applicabili le norme in materia di associazione privata e, per altro verso, comunione e condominio, ivi comprese quelle relative alla riscossione e prescrizione degli oneri condominiali.

per la stessa ragione, ritengo irrituale l'eventuale avvio della riscossione coattiva con Equitalia, che avrebbe senso se si trattase di oneri di natura esclusivamente erariale (tipo tassa per occupazione suolo pubblico ecc., mentre qui si tratterebbe prevalentemente di servizi di pulizia manutenzione ecc.).

da ultimo, consiglio di eccepire la assenza di convocazioni assembleari da parte del consorzio (anche se bisognerebbe vedere cosa prescriveva lo statuto al riguardo), con conseguenza nullità delle delibere di spesa e l'assenza di utilità direttamente ricevuta dall'attività consortile.

avv. iolanda coltellacci

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