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Salve a tutti, chiedo gentilmente delle informazioni su come risolvere una situazione alquanto assurda!

Mio fratello anni fa fu protestato ma lo scorso anno ha ottenuto regolarmente la cancellazione del protesto come attestato dalla camera di commercio. Infatti dopo qualche mese ha riallaciato i rapporti con le banche: unicredit con cui lavorava gia prima gli ha ridato il carnet assegni, in un'altra banca ha aperto un nuovo conto ed inoltre gli è stata accettata una finanziaria a testimonianza del fatto che il protesto fosse stato cancellato (altrimenti tutto ciò non doveva esser possibile).

Problema: a distanza di circa 8 mesi dalla cancellazione gli arriva una comunicazione in cui viene informato del fatto che sarebbe andato incontro a delle sanzioni per aver emesso assegni in quanto risultante presso la prefettura ancora come protestato! Alla prefettura non riescono a dargli informazioni, attualmente può avere rapporti solo con l'unicredit ( alla quale non risulta il protesto mentre all'altra banca risulta) e inoltre l'avvocato gli ha detto che per 2 anni non potrà avere rapporti con le banche e dovrà pagare pure un verbale! Come è possibile se la documentazione presa alla camera di commercio attesta che il protesto è cancellato? Recarsi presso il giudice di pace può essere una soluzione?

Mio fratello è disperato perché ha una azienda da portare avanti e senza rapporti con le banche non sarà possibile!

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pagare un assegno in ritardo o non pagarlo comporta comunque una sanzione ammnistrativa. saluti



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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Rieccomi.

ostiene che gli assegni citati nella comunicazione sono assegni che sono stati protestati qualche anno fa, che sono stati pagati ( altrimenti non gli toglievano il protesto) e quindi ha tutto l'occorrente per dimostrare che il pagamento degli stessi è avvenuto. Detto ciò, essendo ormai trascorsi più di 60 giorni dal

Certo è difficile una discussione a distanza, infatti, quello sopra per noi che qui leggiamo non significa nulla, troppo contradittorio. Veniamo ai fatti.

La banca manda una lettera con la quale si avvisa che è necessario pagare entro 60 gg etc,etc,, Trascorsi INUTILMENTE i 60 gg, la banca iscrive al C.A.I. ed invia una r.r.r. al Prefetto, raccontando i fatti. L'ufficio della Prefettura quando ha tempo, manda, a sua volta, una comunicazione al "tizio" avvissandolo del fatto e chiedendoli se quello che la banca ha scritto nella sua comunicazione alla Prefettura è vero e nel caso di portargli la documentazione necessaria per evitare anzioni accessorie, L'iter è questo, cosa ha fatto suo fratello ancora non lo abbiamo capito. Se ha intrattenuto rapporti con il SOLO beneficiario, pensando di aver risulto tutto ha sbagliato. Se ha pagato e non ha avvisato la Prefettura, penso che si possa fare sempre un "reclamo", resta il fatto che forse è meglio andare in Prefettura e risolvere,



Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI
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