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La casa di riposo privata, nella quale una mia prozia di 88 anni è da poco ricoverata, pagando una retta mensile di euro 2.700= più eventuali extra, si è vista negare l'accredito della somma di euro 5.400=, pari al pagamento di due mensilità, con un addebito di 135,22 euro per le spese notarili, in quanto la banca MPS, di cui mia zia è cliente da oltre 40 anni, ha impugnato l'assegno (completmente coperto, con un deposito di oltre 100.000 euro!), facendolo protestare, ex cod. 33 (firma falsa e/o non più aderente a quella depositata), pur essendo perfettamente a conoscenza dello stato di salute attuale e della sua nuova dimora.
Oltre a negare alla vecchia zia il diritto alla salute, mettendo gli eredi in seria difficoltà finanziarie, per poter ottemperare a tutte le sue non indifferenti necessità economiche, la poveretta non ha mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte della sua banca, non essendo arrivato né un telegramma, né una raccomandata, per metterla al corrente di essere stata protestata!!!!
Il comportamento del direttore della banca in questione è, a dir poco, vergognoso, dal punto di vista umano, e scandaloso, da quello professionale.
Posso avere numi in merito?
Grazie.